Nuova ordinanza di Zaia per le Rsa: ok a visite e nuovi ingressi. Nuovo caso a Rossano

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Una delle conferenze stampa in Protezione civile (archivio)

Una nuova ordinanza (la numero 61) del presidente della Regione Luca Zaia per normare la Fase 3 dell’epidemia da nuovo Coronavirus è stata pubblicata oggi sul Bollettino Ufficiale Regionale.

Si chiama “Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da virus COVID-19. Ulteriori disposizioni” e contiene le linee di indirizzo per le strutture residenziali e semiresidenziali extraospedaliere per anziani, disabili, minori, dipendenze e salute mentale che hanno sede nel territorio regionale, pubbliche o private, anche non accreditate.

“Dobbiamo riaprire le strutture – ha detto Zaia nella consueta conferenza stampa dalla sede della Protezione Civile a Marghera – perché altrimenti abbiamo problemi di ricadute psicologiche non indifferenti. Le visite in casa di riposo ricomincino, adesso si può: due familiari per volta, la mascherina e mezz’ora di visita”.

Un appello rivolto in primis ai gestori delle case di riposo. “Vogliamo riaprire anche all’accoglienza di nuovi ospiti; i nuovi ingressi, infatti, sono bloccati da quando è iniziata l’epidemia”. In Veneto il 75% delle Rsa non ha avuto alcun contagio, ma alcune sono state pesantemente colpite. Per questo resta la discrezionalità di ogni gestore di case di riposo, specie laddove ci siano stati casi pesanti di contagio. “Se c’è qualche dubbio piuttosto ci chiamino, ma le nuove linee guida, asseverate dal compitato tecnico-scientifico, danno margine per dire: aprite il possibile, perché gli anziani hanno estremo bisogno di poter incontrare i propri familiari”.

❌❌❌ TUTTI GLI AGGIORNAMENTI DI OGGI IN DIRETTA. PRESENTATA LA NUOVA ORDINANZA REGIONALE RELATIVA AGLI ACCESSI NELLE CASE DI RIPOSO E IN TUTTE LE STRUTTURE EXTRAOSPEDALIERE SOCIO-SANITARIE. ❌❌❌

Pubblicato da Luca Zaia su Lunedì 22 giugno 2020

 

A conferma che la situazione sia molto differenziata da ente ad ente, il caso della Rsa Villa Aldina di Rossano Veneto, una delle prime ad essere colpite dal Coronavirus, con ben 40 ospiti positivi su 70 e con alcuni decessi. Nella struttura è stato confermato infatti proprio in questi giorni un nuovo caso: un ospite, risultato positivo dopo essere uscito, su permesso rilasciato dalla direzione, per andare a pranzo a casa dei fratelli, che non vedeva da mesi. Tutta la sua famiglia è attualmente in quarantena e la Rsa è ripiombata nell’incubo-Covid.

Intanto, i malati ricoverati negli ospedali del Veneto sono 223, 2 in meno di ieri, con 29 positività (gli altri son pazienti che hanno bisogno di cure ma si son negativizzati): restano 12 i pazienti in terapia intensiva, con un solo positivo. “Probabilmente gli ultimi pazienti rimasti sono i più complicati dal punto di vista clinico. E questi ultimi 223 probabilmente avranno ancora bisogno di cure intense” ha affermato Zaia. Riguardo all’aumento dei positivi (19.247, +2), Zaia ha rinnovato l’appello al rispetto delle misure di prevenzione.