Caldo estremo: “raccomandazioni” regionali in un decreto di Zaia per proteggere i lavoratori

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La prima è stata il Lazio, seguita da Emilia Romagna, Lombardia,  Sicilia, Puglia, Umbria, Toscana, Abruzzo, Campania, Calabria e da oggi anche dal Veneto. Sono le Regioni he hanno emesso ordinanze o decreti anti-caldo, che quest’anno è iniziato molto presto, facendo prospettare un’estate lunga e rovente. A fronte dell’ondata di calore che sta interessando il Veneto, il presidente della Regione, Luca Zaia, ha emanato infatti un decreto che mira a tutelare la salute dei lavoratori esposti a temperature elevate e a radiazioni solari, in particolare quanti operano all’aperto o in ambienti non climatizzati.

Lunedì in Veneto la colonnina di mercurio ha superato i 30 gradi, con la punta di 36 a Verona e 35 a Treviso, Padova, Vicenza e Rovigo. Nel Vicentino, in parecchi Comuni si sono superati, ieri alle 16, i 35 gradi (35.9° a Rosà, addirittura 36.7° a Barbarano). Oggi, si replica.

I dati Arpav del 30 giugno

Il provvedimento regionale, che recepisce le “Linee di indirizzo per la protezione dei lavoratori dal calore e dalla radiazione solare” approvate in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, raccomanda ai datori di lavoro di limitare o evitare le attività lavorative nelle ore più calde della giornata. Viene, suggerito, inoltre, di prevedere rotazioni del personale per ridurre i tempi di esposizione al caldo, garantire adeguata idratazione e sorveglianza sanitaria, adottare abbigliamento e dispositivi di protezione idonei.

L’individuazione delle fasce orarie più critiche deve basarsi su indici riconosciuti a livello internazionale (Wbgt, Phs) e sugli strumenti disponibili sui portali Agenti Fisici e Worklimate. Zaia si riserva di adottare ulteriori misure urgenti in caso di ondate di calore, al fine di contenere i rischi per la salute dei lavoratori. Sulla tematica, nel pomeriggio di oggi, 1° luglio, è prevista una prima convocazione a Venezia del Comitato regionale di coordinamento, che vedrà la partecipazione delle sigle sindacali e datoriali. Il decreto è consultabile sul sito istituzionale della Regione del Veneto e sui portali delle Aziende Ulss.

 

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