Sorpresa Szumski: “Troppe balle, la gente è stufa. E ora ci siamo noi”

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Quasi centomila voti. Alle Regionali del Veneto 2025 la sorpresa porta il nome di Riccardo Szumski e della lista civica Resistere Veneto, l’unica oltre alle due coalizioni principali a superare lo sbarramento. Con il 5,13% dei consensi, pari a 96.474 voti, il movimento ha superato la fatidica soglia addirittura conquistando due seggi in Consiglio regionale. Oltre allo stesso Szumski, storico medico e già sindaco di Santa Lucia di Piave, è stato infatti eletto anche il sociologo vicentino Davide Lovat.

Il risultato ha colto di sorpresa osservatori e avversari politici. Resistere Veneto, nato dal basso e privo di grandi strutture organizzative, ha intercettato il malcontento e parte dell’astensionismo. In provincia di Treviso Szumski ha sfiorato il 10%, mentre nel suo comune ha raggiunto il 43%, diventando la prima forza politica. Medico di base e sindaco di Santa Lucia di Piave per più mandati, Szumski è noto per le sue posizioni critiche verso l’obbligo vaccinale e il green pass, che gli sono costate anche la radiazione dall’Ordine dei medici. Nato nel 1952 da famiglia di origini polacche e venete, ha fondato nel 2022 l’associazione Resistere, trasformata poi in lista elettorale. La sua agenda insiste su sanità territoriale, autonomia regionale e libertà di scelta terapeutica.

E l’altro degli eletti è appunto il vicentino, classe 1971, Davide Lovat. Laureato in Scienze Politiche e in Scienze Religiose, saggista e conferenziere, ha pubblicato diversi volumi su storia veneta e filosofia del diritto. Con oltre 2mila 300 preferenze personali, rappresenta l’asse berico del movimento, portando in aula un profilo intellettuale e identitario. Subito dopo lo spoglio Szumski ha parlato di “impresa storica”, sottolineando la coerenza e il radicamento territoriale come chiavi del successo: “Abbiamo raccolto migliaia di firme senza alcuna struttura organizzativa. Ora dovremo rimanere fedeli a ciò che abbiamo predicato”.

Ospite telefonico durante la diretta del “Senti Chi Parla”, ha ribadito che il voto raccolto è “la voce di chi non si sente rappresentato né dal centrodestra né dal centrosinistra”, promettendo di portare in Consiglio “le istanze del popolo veneto, quello stanco delle balle della politica”. E alla domanda se ci sia il rischio che Resistere Veneto si faccia imbrigliare dal sistema, il medico trevigiano ha risposto senza indugi. “Ma vi pare che uno che ha fatto causa allo Stato possa avere timori o anche solo l’intenzione di scendere a compromessi? Barra dritta e filo diretto con la nostra gente, non molleremo”.

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