Veneto, 600 positivi in 24 ore: su i contagi, ma scendono i ricoveri. Vaccini sopra i 5 milioni

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Uno dei punti vaccini dell'Ulss 7. A Bassano (ex Eurobrico)

Nel giorno in cui in Veneto viene raggiunta e superata la ragguardevole soglia dei 5 milioni di vaccini somministrati scatta però anche un nuovo campanello d’allarme, sull’opposto fronte della diffusione del contagio. Tornano infatti a salire sopra quota cinquecento i nuovi positivi, in base ai riscontri delle varie Ulss regionali, che registrano il numero “tondo” ma spigoloso di 600 esatti nuovi infetti. Riportando indietro di oltre tre mesi a numeri che da questi parti nessuno si augurava più di trovare.

A mitigare la situazione arriva almeno la conferma che il trend di incremento dei casi per contagio per ora non sta intaccando la portata dei ricoveri ospedalieri per Covid, che anzi proseguono nella loro “scalata” al ribasso. Merito della campagna di vaccinazione e della disponibilità della maggioranza dei cittadini veneti a schierarsi in prima linea per far muro contro la proliferazione del virus, secondo gli esperti sanitari della Regione, anche se continua a preoccupare la variante Indiana o Delta, più aggressiva rispetto a quelle meno minacciose (Inglese, Brasiliana, Sudafricana etc) apparse nei mesi scorsi.

Sono dunque 600 i nuovi infetti, due volte e mezzo quelli registrati ieri, tenendo conto però che al lunedì il dato è influenzato dal numero minore di tamponi molecolari processati nel fine settimana (erano 238). A salire in maniera netta è il dato sugli “attualmente positivi”, il metro di misura più significativo: sono saliti a circa 7.500 cittadini veneti, dopo che solo due settimane fa si navigava ampiamente sotto quota 5 mila. Effetto Euro 2020 in parte, effetto vacanze all’estero, effetto socialità nella fascia dei più giovani sarebbero le cause di questa nuova fase da arginare, con lo zampino nefasto della variante indiana insinuatasi anche in Italia e in Veneto, con la provincia veronese più colpita.

Nel territorio Vicentino invece la “sfuriata” appare ancora abbastanza contenuta, con un +51 registrato tra lunedì e martedì tra Ulss 7 e Ulss 8. Un aumento che però fa schizzare il sugli attuali positivi in provincia a 931, praticamente il doppio rispetto ai primi di luglio. Anche qui a far da contraltare la considerazione che rimangono solo 3 pazienti ancora positivi al tampone ricoverati nei reparti Covid di Vicenza e provincia, due al San Bortolo. Uno dei quali, però, in terapia intensiva. Il terzo è al San Bassiano, che abbassa per ora il vessillo di ospedale Covid-free. In Veneto sono ora 51 i ricoverati ancora positivi nei letti di infettivologia, e 13 in terapia intensiva, anche se il dato più corretto che tiene conto degli ingressi con sintomatologia da coronavirus parla di 239 letti (tra positivi e negativizzati) e 20 persone in rianimazione.

Oggi il presidente dell’ente regionale, Luca Zaia, si è espresso sul fronte dei vaccini, dopo la notizia del superamento delle 5 milioni di dosi fin qui inoculate ai venti. “Nonostante la carenza e la penuria di vaccini, è il successo di una grande squadra – ha commentato il Governatore -. Voglio esprimere un grazie di cuore agli uomini e alle donne di questa grande macchina della sanità veneta: alle 1.600 persone che operano in 60 punti vaccinali, ai medici di base e alle farmacie. Il mio grazie non va solo agli operatori sanitari, ma anche a Protezione Civile, Croce Rossa e tutte le associazioni che supportano la nostra macchina. Ricordo l’invito a vaccinarsi: da qui all’8 settembre ci sono ancora 270 mila posti liberi a disposizione. La macchina vaccinale del Veneto funziona ed è un vero successo di squadra”.