Veneto da lunedì in zona arancione: ecco cosa cambia

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Il Veneto torna da lunedì 8 marzo in zona arancione, per almeno due settimane. Sarà ora l’ordinanza del Ministro della Salute a rendere operativa l’attribuzione ai territori regionali delle nuove qualifiche. Queste, comunque, entreranno in vigore da lunedì 8 marzo.

Da sabato 6 marzo, intanto, entrerà in vigore il nuovo Dpcm, il primo del Governo Draghi, che introduce nuove misure restrittive.

Zona arancione cosa si può e non si può fare. La zona arancione è intermedia fra quella gialla, nella quale il Veneto si trovava da diverse settimane, e quella rossa, che si raggiunge con Rt superiore a 1,5. Prevede il “coprifuoco” dalle 22 alle ore 5. In questa fascia oraria sono consentiti gli spostamenti solamente per necessità, lavoro o salute e comunque con autocertificazione. In tutta Italia è vietato spostarsi tra regioni, anche se queste si trovano in fascia bianca o gialla. Si può uscire dalla propria regione soltanto per motivi di lavoro, salute e urgenza, con il modulo di autocertificazione. E’ vietato uscire dal proprio comune di residenza se non per motivi di lavoro, urgenza o salute e comunque sempre con autocertificazione.

Scuola. I presidenti delle Regioni potranno disporre la sospensione dell’attività scolastica: nelle aree in cui abbiano adottato misure restrittive a causa della gravità delle varianti; nelle zone in cui vi siano più di 250 contagi ogni 100mila abitanti nell’arco di 7 giorni; nel caso si verifichi la situazione di peggioramento del quadro epidemiologico.

Seconde case. Ci può recare nelle seconde case, ma soltanto se si trovano in regione. Vietato, in ogni caso, invitare amici o parenti che non facciano parte del proprio nucleo familiare. In caso di case condivise o in multiproprietà potrà andare solo una famiglia alla volta. Bisogna inoltre dimostrare di essere proprietari o affittuari da una data antecedente il 14 gennaio 2021.

Negozi e centri commerciali. Le attività commerciali sono aperte con ingressi contingentati. Nei weekend e nei giorni festivi e prefestivi i negozi all’interno dei centri commerciali sono chiusi ad eccezione di farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, edicole e librerie

Musei, i cinema e i teatri. Chiusi in zona arancione.

Palestre, piscine e impianti sciistici. Rimangono chiusi in tutta Italia fino al 6 aprile.

Bar e ristoranti. Aperti fino alle ore 18 ma solo per l’asporto. E’ sempre vietato consumare cibi e bevande all’interno dei ristoranti e delle altre attività di ristorazione sia in piedi che seduti (compresi bar, pasticcerie, gelaterie, etc.) e nelle loro adiacenze. Nelle strutture alberghiere invece è consentita, senza limiti di orario, la consumazione di cibi e bevande ma solamente per i clienti alloggiati.