Al fruttivendolo con commessi affetti da sindrome di Down va il premio Csv “associazione di volontariato dell’anno”

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Il negozio Fuori di Zucca sotto lo stadio a Vicenza (foto Facebook Fuori di Zucca)

Radicchio fresco e cavoli ricci, frutta e verdura rigorosamente di stagione, vegetali prodotti in fattorie a chilometri zero. Pane “solidale”, realizzato dalla cooperativa Mani in pasta. Confetture speciali, dai mirtilli alle zucchine. Ma “Fuori di Zucca”, il fruttivendolo che ha la serranda sotto gli spalti dello stadio Menti di Vicenza, è un negozio speciale anche per il personale che ci lavora: oltre agli operatori della cooperativa Agendo, infatti, qui sono quotidianamente al lavoro commessi con la sindrome di Down.

Agendo ha vinto, qualche settimana fa, il premio come “associazione dell’anno 2017” del Centro Servizi Volontariato (Csv) di Vicenza. L’idea è infatti davvero innovativa: la bottega, nata come un’iniziativa per offrire in centro città prodotti freschi e di altissima qualità realizzati da piccole realtà sparse nella campagna vicentina, la scorsa estate è stata rilevata dalla cooperativa Agendo, guidata dal presidente Nicola Bolcato. Una cinquantina di famiglie con figli con sindrome di Down ha fatto una colletta per acquisire l’attività, che è stata riaperta esattamente due mesi fa. Braccio “operativo” dell’associazione Agendo, presieduta da Gaetano Povolo, la cooperativa con questo progetto intende formare i ragazzi Down – almeno alcuni – dando loro ulteriori competenze e professionalità, calandololi in una vera realtà lavorativa.

I risultati, finora, sono positivi. “Fuori di Zucca”, aperto tutti i giorni sotto lo stadio dalle 9 alle 12.30 e dalle 16 alle 19 (escluso domenica e lunedì mattina), incassa riscontri favorevoli dai clienti e inizia a farsi conoscere. Del resto, oltre alla gentilezza e competenza dei commessi e degli operatori della cooperativa, nella bottega si possono trovare vere primizie: prodotti agricoli particolari e specifici, vegetali e alimenti prodotti in quantità limitate da piccoli produttori, che trovano uno sbocco proprio in negozi iper specializzati come questo.