Sigilli della Finanza ad una villa da 12 milioni dell’amministratore di un banco metalli

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Le indagini sono state condotte dal nucleo di polizia economico-finanziaria di Vicenza

Un panorama da sogno, sulle vette dell’Alto Adige, la piscina e una zona benessere in cui rilassarsi, oltre ad un arredamento molto costoso e svariate comodità, come l’ascensore. Su questa da villa da sogno di Ortisei ora ci sono i sigilli della Guardia di finanza di Vicenza che, al termine di un’articolata indagine, ha messo sotto sequestro l’immobile di proprietà di un noto imprenditore di un banco metalli vicentino, accusato di bancarotta fraudolenta.

I finanzieri del nucleo di polizia economico-finanziaria di Vicenza hanno condotto indagini, coordinate dalla Procura, a seguito del fallimento di un noto banco metalli vicentino e della sua controllante. Le verifiche, sviluppate attraverso una complessa analisi contabile, hanno permesso la ricostruzione di operazioni fraudolente compiute dall’amministratore di entrambe, A.M. 51enne vicentino, che si sono concretizzate nella distrazione di svariati milioni di euro dalle casse del banco metalli tramite la società controllante ed hanno portato all’accusa di bancarotta fraudolenta.

In particolare, la ricostruzione dei flussi finanziari oggetto di distrazione ha consentito di rilevarne l’indebita destinazione all’acquisto del terreno, alla costruzione e all’arredamento di una lussuosa villa in Val Gardena di proprietà dell’indagato, composta da venti vani distribuiti su tre piani, con zona wellness, piscina interna, ascensore, mobili di pregio, terrazza di 45 metri quadrati con vista sulle montagne circostanti ed ampio giardino, del valore di quasi 12 milioni di euro, recentemente messa in vendita.

Secondo le indagini della Finanza vicentina l’acquisto del terreno, l’edificazione e l’arredamento della villa sono stati realizzati impiegando il profitto delle condotte distruttive dell’amministratore. Così, tenuto conto del rischio di alienazione del bene, con aggravamento delle conseguenze del reato, il 23 gennaio in esecuzione di un provvedimento d’urgenza emesso dalla Procura di Vicenza, le Fiamme Gialle hanno sottoposto a sequestro preventivo ai fini della confisca l’intera unità immobiliare e tutti gli oggetti che contiene.