Otto mesi e 10 mila euro all’animalista Mocavero: diffamò Roberto Baggio

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Paolo Mocavero, leader di Centopercentoanimalisti è stato condannato oggi in tribunale a Padova a otto mesi di reclusione per diffamazione nei confronti dell’ex campione di calcio (e cacciatore appassionato) Roberto Baggio. Mocavero, ex dj padovano, dovrà anche risarcire il Divin Codino con la somma di 10 mila euro.

I fatti contestati risalgono al 24 febbraio 2018, durante un intervento dell’attivista animalista alla nota trasmissione di Radio24 “La Zanzara“. In quel frangente Mocavero attaccò il fuoriclasse di Caldogno, già Pallone d’oro e simbolo del calcio italiano degli anni ’90, per la sua passione per la caccia, che di fatto Baggio esercita anche fuori dall’Italia. Offese che Mocavero aveva già “esternato” in precedenza attraverso il sito internet www.centopercentoanimalisti.com.
“Moka” (questo il nome d’arte quando era un deejay), già militante e candidato di Forza Nuova a sindaco di Padova, era andato giù pesante, tanto che il giudice ha ritenuto che l’uomo, per l’ennesima volta, avesse travalicato i confini della libertà di espressione sancita dalla Costituzione.

Paolo Mocavero (ex dj “Moka”)

“Baggio – aveva detto in diretta radio Mocavero – è uno che uccide animali. Non è solo un assassino, è un grande assassino. Tutti i cacciatori sono assassini, lui di più perché ha un’immagine, dunque maggiori responsabilità. L’unico cacciatore buono è quello morto. Mi auguro la morte di ogni cacciatore, anzi brindo ogni volta che qualcuno muore. Se Baggio muore durante una battuta faccio lo stesso, vado al funerale con lo champagne in mano”. L’accusa contestava a Mocavero anche un post pubblicato su Facebook sul sito dell’associazione animalista in cui accusava Baggio di dichiararsi buddista e di andare a caccia.

Non è la prima volta che l’uomo viene condannato per aver offeso il campione di Caldogno. Nel 2016 il leader di Centopercentoanimalisti finì infatti in tribunale perché aveva definito Roberto Baggio “un ignorante, perché la sua fede buddista gli dovrebbe impedire di andare a fare i viaggi della morte”, riferendosi a una battuta di caccia dell’ex Palloine d’Oro vicentino in una riserva di caccia in Argentina.

“Oggi si è tenuto a Padova il secondo processo Baggio vs Paolo. In primo grado Paolo è stato condannato a 8 mesi di reclusione e 10 mila euro di risarcimento. Tranquilli, Paolo andrà in appello e il procedimento è iniziato nel 2018. Non offendete non insultate il cacciatore, ha la denuncia facile” ha scritto oggi dopo la sentenza il movimento animalista sui suoi profili social.