Altra aggressione in pronto soccorso al San Bortolo: pregiudicato ferisce una infermiera

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Nuova aggressione al personale sanitario all’ospedale San Bortolo di Vicenza, dopo l’episodio della dottoressa del pronto soccorso presa per il collo dal familiare di un paziente. Anche questa volta il fatto ha coinvolto il personale dello stesso reparto ospedaliero, il più “esposto” occupandosi di persone che hanno bisogno spesso di cure urgenti e dove il personale è maggiormente sotto pressione.

L’aggressione
Il fatto risale alla notte scorsa, quando un 62enne di origini marocchine, pluripregiudicato, è giunto in Pronto Soccorso a bordo di un’ambulanza del Suem 118: una volta all’interno, si è scagliato contro il medico e l’infermiera che lo stavano visitando e infine se l’è presa anche con un addetto alla vigilanza. Già noto alle forze di polizia, è stato alla fine denunciato e quindi espulso. La violenza ha provocato all’infermiera lievi lesioni a un braccio (prognosi di cinque giorni).
“È sconcertante dover commentare un nuovo episodio di aggressione ad un operatore sanitario dopo i fatti di pochi giorni fa, anche se ritengo che si possa parlare di casualità, non essendoci alcun collegamento tra i due eventi. Desidero innanzitutto manifestare la solidarietà di tutta la Direzione – ha affermato la direttrice generale dell’Ulss 8 Berica Maria Giuseppina Bonavina – all’infermiera e all’addetto alla vigilanza coinvolti e ringrazio le forze dell’ordine per la prontezza con cui sono intervenute per bloccare l’autore di un gesto causato con ogni probabilità dallo stato di alterazione, ma questa naturalmente non può essere considerata in nessun modo una qualche forma di giustificazione. Il supporto immediato da parte delle forze dell’ordine ha consentito di riportare rapidamente la situazione sotto controllo, a conferma anche dell’efficacia delle rafforzate misure di sicurezza introdotte nei nostri ospedali condivise anche con la Prefettura”.

Familiare tenta di strangolare una dottoressa del pronto soccorso dell’ospedale San Bortolo

Le reazioni
“Fa specie constatare che dopo tutto quanto si è detto e scritto in occasione della recente aggressione ad una dottoressa in Pronto soccorso all’Ospedale San Bortolo di Vicenza, a distanza di pochi giorni sia ora una nostra collega a subire le conseguenze di un gesto fortunatamente meno drammatico, ma sicuramente altrettanto pericoloso”. Federico Pegoraro, presidente dell’Ordine degli infermieri di Vicenza, va oltre la scontata condanna dell’episodio e la conseguente solidarietà alla propria iscritta: “Bene che il Questore abbia provveduto all’immediata espulsione del soggetto, che evidentemente non aveva titoli per essere nel nostro territorio, ma dato che nostro compito è curare chiunque ne abbia bisogno, ritengo sia giunto il momento di fermarsi e provare a stabilire nuovi metodi di presa in carico, quando un operatore sanitario si trova di fronte a evidenti situazioni di rischio, come sono quelle di persone il cui stato di coscienza è alterato dall’alcol o da sostanze stupefacenti. Abbiamo visto che anche la guardia giurata presente ha subito il medesimo trattamento”. Le misure di sicurezza, insomma, da sole non sono sufficienti, afferma Pegoraro: “La formazione degli operatori sanitari in tema di autodifesa, deve essere rinforzata anche dal punto di vista della messa in atto di misure preventive e tarata sull’individuazione delle potenziali minacce”.

Sul fatto è intervento anche il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia: “La violenza non è mai tollerabile e ancor meno lo è quella contro chi è impegnato nel suo lavoro; contro un professionista sanitario è un gesto, se è possibile, ancora più odioso. Esprimo la mia solidarietà all’infermiera dell’ospedale di Vicenza, augurandole una pronta guarigione, e alla guardia giurata aggrediti questa mattina mentre erano al lavoro al Pronto soccorso. La sicurezza sul luogo di lavoro è un diritto di ogni dipendente. Le aggressioni negli ambienti sanitari, invece, rappresentano un vero problema. L’aggressore di Vicenza è stato bloccato dalla polizia che ringrazio per l’intervento tempestivo. Sono certo che la giustizia farà il suo corso a conferma che comportamenti violenti e aggressioni non sono ammissibili”.

“Esprimo solidarietà e vicinanza – fa sapere il sindaco di Vicenza Francesco Rucco – all’infermiera e alla guardia giurata che sono stati aggrediti. Le professionalità in campo sanitario sono ultimamente messe a dura prova da episodi di soprusi e violenza da parte di alcuni utenti che non rispettano minimamente chi lavora per il loro bene. Condanno con forza questi episodi e mi complimento con il questore per aver provveduto all’immediata espulsione dell’aggressore, confermandogli la piena collaborazione anche per implementare i servizi di controllo negli ospedali e nei centri medici della città. Faremo tutto il possibile perché fatti del genere non abbiamo più a ripetersi”.

Sit-in dei sanitari davanti al San Bortolo dopo l’aggressione di ieri a una dottoressa del pronto soccorso