Presidente e manager della Gemmo indagati per la morte di un quindicenne fulminato da un faretto

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...
Il luogo dell'incidente e, nel riquadro, la vittima Salvatore D'Agostino

Susanna Gemmo, presidente della Gemmo Spa, è indagata per omicidio colposo in relazione alla morte di Simone D’Agostino, quindicenne di Gaggi, nel messinese, rimasto folgorato urtando un faretto nella piazza del suo paese mentre giocava a pallone con gli amici. Con lei, è stato iscritto nel registro degli indagati anche il project manager dell’azienda, Francesco Trimarchi, responsabile dell’ufficio tecnico e delle gare d’appalto, con particolare riferimento a quella per la Sicilia.

Il tragico incidente era accaduto la sera del 2 agosto 2016, nella piazza antistante la chiesa della frazione di Cavallaro. Il ragazzo, per recuperare il pallone, aveva oltrepassato una ringhiera ma per farlo aveva toccato un faretto: investito da una tremenda scarica elettrica, morì dopo 18 giorni di coma, gettando nella disperazione la famiglia e tutto il paese di Gaggi.

I genitori di Salvatore avevano subito presentato un esposto alla Procura di Messina, formulando una dettagliata serie di rilievi e di richieste per chiarire la dinamica dei fatti e perseguire le responsabilità. Oggi è emersa la notizia dell’iscrizione di Susanna Gemmo, 54 anni, e Franco Trimarchi,37 anni, nel registro degli indagati. Alla Gemmo Spa il Comune di Gaggi aveva infatti affidato la gestione dell’impianto di pubblica illuminazione e quindi l’azienda aveva in carico anche la manutenzione di tutti i punti luce del territorio, compreso quel faretto. La magistratura dovrà ora verificare se vi possano essere altre responsabilità nell’accaduto, ad esempio fra i funzionari del Comune di Gaggi.