Armi, esplosivi e reclutamento sui social per costituire un partito nazista: perquisizioni nel Vicentino

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C’è anche una coppia che risiede in provincia di Vicenza fra le persone coinvolte nell’inchiesta “Ombre Nere”. Perquisizioni da stamattina all’alba, sono in corso anche in terra berica per smantellare una rete di estremisti di destra indagati in quanto volevano costituire un movimento di ispirazione nazista.

L’operazione parte da una indagine della Digos di Enna che va avanti da due anni e che ha portato ora ad indagare 19 filonazisti, accusati di associazione a delinquere eversiva dedita all’istigazione. Le perquisizioni vedono in azione la Digos berica, insieme a quelle venete di Verona e Padova, oltre a Siracusa, Milano, Monza Brianza, Bergamo, Cremona, Genova, Imperia, Livorno, Messina Torino, Cuneo e Nuoro.

L’organizzazione, apertamente filonazista, xenofoba ed antisemita era denominata “Partito Nazionalsocialista Italiano dei Lavoratori“. Le indagini sono state eseguite dalla Digos di Enna insieme al Servizio Antiterrorismo Interno e avrebbero appurato che alcuni degli accusati avevano anche fatto riferimento ad una disponibilità di armi ed esplosivi e avevano condotto attività di reclutamento attraverso i propri account social.

Nei guai, una coppia vicentina (ma siciliana di origine), che dopo un periodo passato in Sicilia erano tornati a Vicenza e stavano cercando casa (la Digos li ha rintracciati a casa di amici): l’uomo ha 42 anni, la moglie 40. Con loro, denunciati anche un 55enne veronese (di Caldiero) e un’impiegata padovana, incensurata, di 50 anni. Quest’ultima – di Cittadella, mamma di un bambino –  è ritenuta dagli inquirenti uno dei vertici del gruppo: si faceva chiamare “Sergente maggiore Hitler”.

Tra le persone coinvolte, un pluripregiudicato calabrese, ex “legionario” ed esponente di spicco della ‘ndrangheta, che in passato è stato collaboratore di giustizia ed era referente di Forza Nuova per il ponente ligure. Il gruppo aveva creato anche una chat chiusa, denominata “Militia”, utilizzata per addestrare i militanti.