Arrestati due rapinatori pericolosi e violenti: loro vittime gli utenti dei bancomat

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La coppia di rapinatori violenti autrice di una serie di reati predatori in città a Vicenza tra fine marzo e i primi giorni di aprile è stata individuata e arrestata dai poliziotti delle Volanti della Questura. Si tratta di due soggetti africani di nascita, un 45enne e un 32enne il più giovane, entrambi senza fissa dimora che si rifugiavano in un edificio in stato di abbandono e, quindi, abusivamente, in via Ferretto de’ Ferretti, nel capoluogo.

La Polizia di Stato ha attinto informazioni e prove utili alla loro identificazione certa in base a quattro episodi di cronaca recenti, dove si riscontrano rapine di denaro in contanti e smartphone, avvenute tutte in città tra il 4 marzo ed il 2 aprile. Con ferimento delle vittime delle rapine costrette alle cure del pronto soccorso del San Bortolo, in seguito a percosse, e minacce attraverso un coltello con lama da 40 centimetri, arma potenzialmente letale.

Al termine delle indagini si è proceduto all’arresto di J.L. cittadino nigeriano classe ’92 e F.P., originario del Senegal, classe 79, ritenuti responsabili, in concorso tra loro, di più episodi ricostruiti dalla polizia. In due occasioni J.L., armato del coltello, avrebbe minacciato gli utenti intenti a prelevare denaro contante presso lo sportello automatico di una banca in viale Verona. Con l’aiuto di un complice, si è fatto consegnare nel primo caso 500 euro e nel secondo 600 euro; in entrambi gli episodi, al termine di una colluttazione con le vittime, i due malviventi si sono dileguati senza lasciare traccia.

Alcuni giorni dopo, in Viale Sant’Agostino prima e in Via Torino poi, a cadere nella rete dei due, sono stati una donna di origini peruviane e un cittadino rumeno. Nel primo caso, alla donna venne sottratto un telefono cellulare ed 80 euro in contanti custoditi nella sua borsa, strappata dai due mentre si trovava alla fermata dell’autobus di viale Sant’Agostino; la vittima, nel tentativo disperato di trattenere la borsa, venne spintonata da uno dei due, cadendo al suolo e riportando lesioni al polso e alle gambe giudicate guaribili in 10 gironi. Nel secondo episodio, J.L., di notte, in Via Torino, ha avvicinato un uomo di origini romene e, con la scusa di chiedergli una sigaretta, lo ha immobilizzato consentendo in questo modo al complice sopraggiunto alle spalle della vittima di rovistare nelle tasche e di asportare 70 euro ed un telefono mobile.

I due pericoloso malviventi si nascondevano in un immobile abbandonato in via Ferretto dei Ferretti, dove stamane sono stati raggiunti da ordinanze di custodia cautelare in carcere e, al termine delle attività di compiuta identificazione, trasportati presso la casa circondariale di Vicenza. Nel corso dell’accesso al rifugio, inoltre, è stato identificato un terzo cittadino extracomunitario (K.M., senegalese classe ’96), estraneo ai fatti criminosi commessi dai “coinquilini” ma deferito in quanto inottemperante al foglio di via e al divieto di dimora nel capoluogo berico.

Dario Sallustio, questore di Vicenza

Il Questore della provincia di Vicenza, Dario Sallustio, dichiara “a conclusione di questa complessa ed articolata attività investigativa, intendo esprimere il mio plauso ed apprezzamento per l’impegno ed il grande intuito investigativo dei poliziotti che hanno minuziosamente ricostruito diversi episodi criminosi, spesso compiuti in orario serale ed a notte fonda, da parte di soggetti estremamente pericolosi. Gli Uffici investigativi della Questura, magistralmente coordinati dalla locale Procura della Repubblica con cui si è instaurata una sinergia rapida ed efficace, sono riusciti ad assicurare alla giustizia due soggetti estremamente determinati nel delinquere che, se lasciati ancora liberi di agire, avrebbero sicuramente continuato a mettere a segno altri reati, con conseguente sempre più gravi”.