Arrestati ed espulsi due pregiudicati attivi tra Vicenza e Bassano. Questura: “soggetti pericolosi”

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Due giovani uomini di origini nordafricane, un 25enne tunisino e un 32enne marocchino, sono stati accompagnati al centro di rimpatrio in vista della prossima espulsione dal suolo italiano. Si tratta di due soggetti che la Questura di Vicenza ha definito come “pericolosi” nella comunicazione alla stampa, in quanto pregiudicati implicati in diverse attività illecite tra Bassano del Grappa e il capoluogo Vicenza.

Entrambi i cittadini stranieri ieri sono stati accompagnati dalla polizia di Stato a Potenza e, salvo imprevisti, saranno imbarcati sui primi voli disponibili verso le rispettive madrepatria. Furti, spaccio di droga ed episodi di violenza vedono i due come “protagonisti” secondo la documentazione giudiziaria in possesso dal questore Paolo Sartori, alle ultime “firme” prima di lasciare Vicenza in direzione Roma.

Il 32enne marocchino – fornite le sole iniziali, B.R. – è un volto arcinoto alle cronache, in particolare nell’area del Bassanese. Numerosi i suoi precedenti penali, due i furti di cui è ritenuto responsabile di recente, a settembre nel Comune di Rossano Veneto. A maggio scorso era stato arrestato a Rosà, mentre armato di machete, si era introdotto nell’alloggio di un conoscente extracomunitario. Per frantumare il lunotto di una vettura in sosta nelle vicinanze poco dopo. Al foglio di via da Tezze sul Brenta in seguito ad altre intemperanze, ai primi di novembre, è seguita la sua individuazione da abusivo all’interno di uno stabile abbandonato, grazie alla polizia locale di Thiene.

Per il 25enne L.Y., giovane emigrato dalla Tunisia, l’arresto è avvenuto in Campo Marzo a Vicenza. Si tratta in questo caso di un ragazzo già osservato in più momenti nei parchi ed altre aree isolate della città, dedito allo spaccio di sostanze stupefacenti al dettaglio tra la città berica e Padova. Alla vista dei poliziotti, ieri, il sospettato si era dato alla fuga a piedi. Una volta preso in consegna, è emerso che il giovane era già stato colpito da un decreto di espulsione, non rispettato.

La nota in merito della Questura: “Questo genere di attività di sicurezza a contrasto della immigrazione clandestina sono finalizzate ad evitare che possano radicarsi sul nostro territorio soggetti stranieri pregiudicati, privi del necessario titolo per soggiornare nel nostro Paese, i quali, con i loro comportamenti, destano particolare allarme sociale e compromettono la civile convivenza – ha evidenziato il Questore Sartori –. Più in generale, l’obiettivo è quello di mantenere il più elevato possibile il livello di legalità nella nostra Provincia, facendo percepire alla cittadinanza la vicinanza delle Istituzioni ai problemi ed alle esigenze da essa ritenuti imprescindibili”.