Banca Popolare di Vicenza, rassicurazioni di Padoan: “Niente bail in”

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La ex sede della Banca Popolare di Vicenza, in via Btg. Framarin a Vicenza

Il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan rassicura di nuovo sull’esito positivo della vicenda di Popolare di Vicenza e Veneto Banca, escludendo il bail in. E così facendo, “salva” dalle dimissioni i vertici di Bpvi.

Le rassicurazioni del ministro ieri sono arrivate poco prima che l’amministratore Fabrizio Viola e il presidente Gianni Mion riunissero il Cda della banca vicentina. La situazione dell’istituto si fa sempre più complessa. Nelle ultime settimane è infatti emerso che servirà un aumento di capitale (complessivo per le due banche) da 6,4 miliardi, cifra indicata dalla Bce, ma per parte europea sono state poste obiezioni sulla possibilità che l’intera somma venga stanziata da parte statale. In parallelo, la banca centrale europea ha anche dato indicazione ai due istituti di liberarsi delle sofferenze – che ammontano a vari miliardi di euro – il che potrebbe portare a future nuove perdite. Sullo sfondo resta aperto poi il nodo degli azionisti: dei “piccoli”, defraudati dai due aumenti di capitale sotto inchiesta (anche da parte della Procura vicentina) fra il 2013 e 2015, il 70 per cento ha accettato la transazione proposta dalla banca (restituzione del 15 per cento del valore a cui erano state acquistate le azioni) ma restano ancora molte migliaia di persone pronte a fare causa, o che l’hanno già avviata.

Insomma, un quadro complicato che l’intervento ministeriale ieri ha contribuito a rasserenare. Circa la trattativa fra Italia ed Europa su Veneto Banca e Bpvi ieri Padoan ha comunicato che “la soluzione è ormai prossima e che le interlocuzioni con le istituzioni europee sono incoraggianti”.
Così in una nota, a cui hanno fatto seguito rassicurazioni anche da parte della stessa commissione europea. Il ministro ha ribadito che “la soluzione non contemplerà alcuna forma di bail-in e che obbligazionisti senior e depositanti saranno in ogni caso pienamente garantiti”. Gianni Mion, all’uscita dal Cda, ne ha preso atto positivamente. “Il consiglio si è svolto in un clima sereno perché è stato preceduto dal comunicato del ministro Padoan che ha rassicurato sulla brevità dei tempi e sulla possibilità di trovare una soluzione, a cui è seguito anche quello della Ue. Ci sentiamo rassicurati e anche il mercato ha preso bene la cosa: abbiamo visto la quotazione dei bond senior recuperare il 10%” ha detto Mion.