Botte e minacce al parco, aggredito 15enne con una trentina di coetanei a osservare la scena

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Dopo il sabato con rissa tra ragazzini nei parcheggi del centro commerciale, ecco servita la rissa del martedì al parco. Accade sempre a Vicenza città e con i medesimi protagonisti: adolescenti tra i 14 e i 15 anni abituati alla violenza “da asporto” e capaci di metterla in pratica dando vita a pericolosi duelli in luoghi pubblici.

L’altro ieri è accaduto in un parco verde del capoluogo berico, nel quartiere di Bertesinella, che si trova in via della Coltura Camisana. In pieno giorno e, pare, con almeno una trentina di ragazzini presenti per l’appuntamento imperdibile con le botte. Da “dare”, incassare o semplicemente guardare e riprendere con lo smartphone per poi pubblicarla sui social.

A fermare la violenta baraonda sono stati i poliziotti della Questura, dopo una segnalazione giunta alla centrale operativa da parte qualcuno tra i residenti a ridosso dell’area verde pubblica, peraltro assai minuta per le dimensioni. Tra il parco giochi per i bimbi e un campetto per il basket sarebbe successo di tutto l’altro giorno, con minacce di morte proferite ai quattro venti e, dopo il ping-pong di provocazioni verbali, il passaggio al confronto faccia a faccia tra due gruppi di giovanissimi.

Tutti gli artefici della rissa sarebbero minorenni, e alcuni tra loro avrebbero apostrofato pesantemente e minacciato anche chi nei dintorni – persone adulte – si era affacciato per riportare la calma e annunciando loro l’arrivo delle forze dell’ordine. Secondo quanto reso noto dalla Questura, per il momento, l’intervento delle Volanti è stato prezioso per salvaguardare l’incolumità in particolare di un 15enne preso di mira da alcuni coetanei, questi ultimi fuggiti prima dell’arrivo dei militari. Pugni al volto e calci, con il pestaggio interrotto appena prima dell’arrivo della polizia.

Un fotogramma della rissa, che ha coinvolto una trentina di ragazzini di 14-15 anni a Vicenza

Qualcuno maneggiava un coltello e degli oggetti contundenti prima di darsi alla fuga chi a piedi e chi in motorino, secondo le testimonianze raccolte sul posto da parte di chi aveva lanciato l’allarme, di fatto evitando che si concretizzasse un possibile dramma visto il clima di tensione sfociato in aggressione. Pare che i più violenti fossero in cinque, con volti travisati in parte da berretti e perfino da passamontagna. Secondo la nota stampa diffusa stamattina dalla Questura sui fatti di martedì ci sarebbe stato fortunatamente solo un giovane ferito, il 15enne curato al pronto soccorso del San Bortolo di Vicenza e poi dimesso con prognosi di alcuni giorni, per le tumefazioni al viso e in particolare al labbro.
Due i denunciati, per ora, per lesioni personali aggravate, minaccia e partecipazione alla rissa, in attesa di individuare e identificare gli altri minorenni coinvolti degli atti di violenza, prima di affidare il loro futuro prossimo ai rispettivi genitori, ai Servizi Sociali qualora se ne ravvisasse la necessità e, non ultimo, ai giudici del Tribunale per i Minore di Venezia. Tra l’altro, nonostante l’età acerba, in entrambi i casi si tratta di ragazzi già con precedenti di polizia, socialmente pericolosi e indagati anche per due rapine in un anno.

Il luogo della rissa

“I fatti che si sono verificati al parco di via Coltura Camisana sono di gravità inaccettabile – evidenzia il questore Paolo Sartori –. Solamente l’immediato intervento degli agenti della Squadra Volante” ha impedito che gli eventi assumessero connotazioni ben più tragiche. Le situazioni di disagio giovanile spesso stanno alla base di atteggiamenti violenti ed aggressivi posti in essere da minorenni nei confronti di coetanei, che non sempre sono in grado di dare una spiegazione di quanto accade. Il fatto che i denunciati per questi fatti odierni fossero già indagati per rapina è significativo di qualcosa che va oltre. Occorre che tutte le istituzioni che si occupano a vario titolo di giovani facciano rete per dare una risposta a questo disagio e porre un argine a queste gravissime degenerazioni”.