Caos AstraZeneca, da “ingiustificato allarme” a sospensione. Stop nelle Ulss vicentine

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L’ordine arriva perentorio e dall’alto, vale a dire dall’Aifa, l’agenzia del farmaco che in Italia vigila sui qualsiasi tipologia di medicina, i vaccini anti coronavirus compresi: quello prodotto da AstraZeneca va tenuto sotto chiave, fino a nuova comunicazione, e stavolta non viene imposto di “congelare” un unico lotto, ma tutta la fornitura stoccata nei magazzini delle aziende sanitarie. Il tutto, va detto ed evidenziato, a scopo precauzionale.

Una circolare inviate alle regioni lo conferma, disponendo lo stop alle vaccinazioni anche per le due Ulss vicentine, 8 Berica e 7 Pedemontana, che hanno interrotto pertanto le previste somministrazioni già oggi non appena raggiunte dall’avviso. Su scala regionale, sarebbero circa 126 mila le dosi ora nel “limbo”, a fronte di oltre 68 mila già utilizzate.

La stessa agenzia che, solo ieri, parlava di “allarmismo ingiustificato” a margine del blocco di un lotto di siero anti Covid distribuito in tutta Italia e sotto inchiesta in seguito a possibili reazioni anche gravi sotto osservazione, oggi è costretta a fare marcia indietro. Dopo che analoghe decisioni sono state prese, ad esempio, in Francia, Spagna e Germania, che seguono in ordine di tempo a Danimarca, Norvegia e Islanda. Ma la lista è destinata ad allungarsi. Determinante, a questo punto, sarà il pronunciamento di Ema, l’equivalente di Aifa ma su scala continentale.

Conseguenza immediata per il territorio vicentino e veneto – ma in realtà lo stesso principio sarà applicato su scala nazionale dopo il passaggio di notifica per le rispettive regioni – è l’interruzione del servizio di somministrazione alle categorie designate per ricevere l’inoculazione del vaccino AstraZeneca, rivoluzionando ancora una volta il calendario della campagna di prevenzione del Covid-19. Dovrebbero invece proseguire regolarmente nei prossimi giorni le inoculazioni dei vaccini Pfizer e Moderna, salvo colpi di scena, sieri destinati alle fasce più fragili come gli ultraottantenni che non hanno registrato effetti collaterali finora, nè sospetti di correlazioni nocive. Si apre un nodo da sciogliere sulle migliaia di persone che hanno ricevuto la prima somministrazione, con in programma il secondo ciclo. “E’ opportuno precisare che a livello regionale sono state distribuite 194.000 dosi totali di AstraZeneca – precisa la Regione Veneto -, di cui sono ad oggi ne state somministrate 68.154. Inoltre è attivo un monitoraggio costante delle reazioni avverse che, finora, non ha fatto registrare episodi di rilievo, ma solo eventi non rilevanti e attesi dopo la somministrazione di un vaccino”.

Questa di seguito riportata è la nota diffusa dall’ufficio stampa dell’Ulss con sede al San Bortolo di Vicenza, ma che di fatto vale anche per il resto della provincia. “In seguito alla sospensione precauzionale del vaccino AstraZeneca da parte di Aifa, nel pomeriggio anche l’Ulss 8 Berica ne ha immediatamente interrotto la somministrazione. Fino a nuove comunicazioni, nella giornata di domani e nei giorni successivi la campagna vaccinale si intende sospesa per gli utenti appartenenti alle forze dell’ordine e personale scolastico già prenotati; questi saranno ricontattati una volta fornite ulteriori comunicazioni. La vaccinazione proseguirà invece regolarmente per tutte le altre categorie di convocati, per i quali era già previsto l’utilizzo degli altri vaccini”.

La notizia sarà aggiornata in base all’evolversi della situazione nei prossimi giorni