Il piccolo Carlo si arrende alla malattia dopo lunga (e coraggiosa) lotta. Lutto a Povolaro

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...
Sullo sfondo la chiesa di Santa Maria e Santa Fosca che ospiterà le esequie del piccolo Carlo (nel riquadro)

Ha tolto il respiro per un attimo a tanti duevillesi scorgere la foto di un bimbo di appena 9 anni nelle bacheche pubbliche riservata agli annunci di chi, fisicamente almeno, non c’è più. A tutte quelle persone di cuore che di fronte a una così giovane vita spezzata si sono fermate dedicandogli un pensiero, e tra loro anche chi era al corrente del calvario che il piccolo Carlo Trento ha affrontato sin dai primi anni di vita. Sorretto in ogni istante dai genitori, dai nonni e gli zii e dal fratellino minore, e dal tifo di quanti intorno alla famiglia sapevano di quel male terribile che si era insinuato, senza permesso e senza scrupoli, in quel bambino innocente.

Portandoselo via tra venerdì e sabato, dopo il ricovero all’ospedale San Bortolo di Vicenza e oltre sei anni di un susseguirsi di cadute e risalite dopo la malattia diagnosticata in tenera età, di speranze e di testimonianze di coraggio che hanno lasciato il segno da queste parti. A Povolaro, frazione di Dueville, iil dolore è immenso come è lecito aspettarsi ma sono in tanti a muoversi e impegnarsi nel ricordo del piccolo Carlo sin da oggi, in attesa di salutarlo domani ai piedi di un altare e conservarne il ricordo nel cuore.

Al fratellino minore, che frequenta la stessa scuola primaria dedicata a “Don Bosco” – il più grande frequentava il quarto anno, a distanza da casa in questi mesi, in presenza fino a giugno scorso -, e ai genitori Pamela e Luca le testimonianza di affetto e condivisione stanno giungendo da ogni dove all’indomani del triste annuncio. Tra chi, maestre e genitori, sta preparando uno striscione in suo omaggio, e chi, bambini e alunni, sta scrivendo il proprio messaggio di ricordo di un amico o disegnando un regalo colorato da affidare al più piccolo dei fratelli. E chi si raccoglierà in preghiera e, questo è l’invito della famiglia, vorrà contribuire concretamente alla causa nobile di associazioni che seguono e affiancano bambini e parenti che affrontano vicende simili, sostenendole con determinazione, competenza e soprattutto umanità.

Proprio una di queste, in prima linea in questo lodevole campo di azione nel territorio, ieri ha ricordato il bimbo duevillese con un testo dal significato profondo, dedicato a uno dei suoi “eroi” per cui ogni giorno in tanti volontari si schiarano per combattere contro i mali più ingiusti al fianco di medici, genitori e personale sanitario dei reparti pediatrici. “Ciao piccolo grande Guerriero – questo il messaggio di Vicenza For Children -, ci porteremo nel cuore i tuoi occhi che in silenzio hanno sempre trasmesso messaggi profondi. Avremmo voluto realizzare ancora tanti sogni e tante avventure per te. Raggiungi il bosco incantato e abbraccia per noi tutti gli altri piccoli eroi”.

Il momento dell’addio solenne è stato fissato per domani, martedì 16 marzo, alle 15 con la più capiente chiesa del centro di Dueville a ospitare la cerimonia e chi vorrà essere presente in silenzio, per testimoniare con la propria presenza la condivisione e il conforto dovuti ai genitori e al fratello di Carlo, ma anche ai nonni e agli altri parenti più vicini toccati da questo doloroso lutto. Costernata dopo aver appreso la notizia anche il sindaco locale Giusy Armiletti, che in virtù del ruolo istituzionale si è fatta carico di esprimere la propria vicinanza non solo a titolo personale, ma anche a nome della cittadina che rappresenta. “Non si trovano mai le parole giuste – ha detto -, a maggior ragione visto il periodo che stiamo vivendo, di fronte a una simile tragedia che colpisce una delle nostre famiglie e tutta la nostra comunità. Conoscevo la situazione e la battaglia del piccolo Carlo e di chi gli è stato sempre vicini: vogliamo stringerci in un abbraccio di vicinanza e speranza e pregare, ricordando il sorriso fiducioso, anche per tutti i bambini che si trovano ad affrontare prove simili. Associandoci al desiderio dei genitori di favorire eventuali donazioni”.