Caso gestione parcheggi a Vicenza: il Tar respinge il ricorso di Gps. Si va verso la rottura


Si è scritto oggi un nuovo capitolo del contenzioso tra Comune di Vicenza e la società per azioni Gps – acronimo di Global Parking Solutions -, debitrice di canoni di gestione dei parcheggi cittadini per un ammontare di 7 milioni di euro secondo le stime degli uffici di Palazzo Trissino, calcolati alla data di fine agosto prossimo in cui si chiudono i primi tre anni di contratto (da settembre 2022).
In ritardo rispetto all’annunciata data di mercoledì 16 luglio, è giunto oggi il giudizio del Tar del Veneto, che di fatto boccia la richiesta di sospensione dei pagamenti alle casse dell’ente locale, presentata da Gps. Con Vicenza a presentare allora e di nuovo il conto aggiornato.
Un colpo forte, quello di fatto sancito dal Tribunale amministrativo regionale, che di fatto spiana la strada all’ora più che probabile rottura definitiva, attraverso la prospettiva del decreto di ingiunzione per recuperare l’ingente somma che ha creato un buco milionario e insieme un imbarazzo non da poco, senza contare lo spinoso braccio di ferro di carte bollate tutt’ora in corso, con le spese legali annesse. Salvo “ravvedimenti” da parte di Gps, in caso di saldo del credito avanzato da Vicenza città. Di 10 giorni fa l’intervento a mezzo stampa del sindaco Giacomo Possamai a chiarire la vicenda, all’assessore Spiller, che si occupa della vicenda da inizio mandato, il primo commento. “Ora confidiamo davvero nell’immediato pagamento – ha detto a tempo zero dalla sentenza l’assessore berico alla Mobilità cittadina Cristiano Spiller – pena la rescissione del contratto.”
Un passaggio giudiziale importante, quello che si è completato oggi con il pronunciamento del giudice, che di fatto dà ragione agli amministratori vicentini che contano di incassare il maxi importo da 7 milioni in tempi rapidi. “Apprendiamo con soddisfazione – commenta l’assessore con delega alla mobilità Cristiano Spiller – che il presidente del Tar ha rigettato la richiesta Gps di sospendere il versamento del canone. Confidiamo pertanto – questo rappresenta allora l’unico pertugio che il Comune lascia ancora aperto per una risoluzione “amichevole” della faccenda – nel pagamento immediato di quanto dovuto. Se Gps non provvederà al pagamento, alla luce del pronunciamento del presidente del Tar il contratto potrà essere risolto senza indugi”.
Sulla novità recente si è espresso anche il consigliere comunale Raffaele Colombara, più volte sul tema: “La questione però non è chiusa, ma è entrata in una nuova fase: Gps ha impugnato anche le determinazioni più recenti dell’amministrazione, e sarà su questi atti che si concentrerà ora il giudizio, fissato per il 3 settembre. La situazione è sotto gli occhi di tutti: oltre 7 milioni di euro non versati, bilanci comunali a rischio, e una città che paga un prezzo salato, con investimenti, bilanci e manutenzioni essenziali per la città bloccati”. Nelle conclusioni, il politico afferma che “il contratto con Gps va risolto definitivamente subito: non è più accettabile che chi non rispetta gli impegni continui a gestire un servizio pubblico così rilevante. Poi andrà trasmesso tutto alla Corte dei Conti: perché venga verificato se ci siano state responsabilità erariali da parte di chi ha preparato e firmato il contratto e gestito la concessione”. Il riferimento, ovviamente, è politico e diretto all’amministrazione Rucco.
Parcheggi, Possamai: “Buco da 7 milioni da Gps”. Mercoledì la sentenza del Tar
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