Da spaccio a rapina con accoltellamento, Ferito il “cliente” affezionato. Espulso un 19enne

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La questura di Vicenza

Un giovane pregiudicato di 19 anni noto anche come pusher di stupefacenti a Vicenza e dintorni è stato espulso dall’Italia nella giornata di ieri per ordine del questore berico Paolo Sartori. Questo dopo l’arresto, avvenuto nella mattinata di mercoledì 26 ottobre, in seguito a un’aggressione con coltello perpetrata nei confronti di un consumatore abituale di droga, nel tentativo di rapinarlo del denaro che quest’ultimo aveva con sé dopo l’acquisto di una dose di merce illecita.

Cliente, di nazionalità serba, e pusher, africano nato in Ghana si erano dati appuntamento all’alba di ieri, alle 5.30, tra via Rattazzi e viale San Lazzaro. In un luogo isolato sarebbe avvenuta la proposta di acquisto dello stupefacente, se non che una volta “esibito” un rotolo di contanti il 19enne spacciatore avrebbe estratto un coltello per accaparrarsi i 40 euro un attimo prima in mano al serbo e poi custoditi nei jeans.

Seppur minacciato, l’uomo non ha ceduto alle minacce e ne è nata una colluttazione in cui sono andati a segno dei fendenti di lama al viso della vittima, colpita di striscio riportando dei tagli non profondi e perdita di sangue, con necessità di ricovero temporaneo al pronto soccorso del San Bortolo, l’ospedale del capoluogo berico. Per lui è stata emessa una prognosi di 15 giorni per la guarigione, dopo le medicazioni opportune.

Le immediate ricerche dell’autore della rapina, nel frattempo, una volta attivate le forze dell’ordine dopo l’aggressione, hanno permesso ai poliziotti in servizio di intercettare in meno di un’ora il giovane nigeriano, M.H. le sue iniziali rese note stamattina, rimasto a stazionare in una delle vie limitrofe al luogo dell’evento. Fermato e reso inoffensivo, il soggetto è stato poi condotto negli Uffici di viale Mazzini: identificato e denunciato per rapina aggravata e lesioni, è stato avviato l’iter in Questura per il rimpatrio, con decreto di espulsione e accompagnamento al centro per i rimpatri di Torino.

“Anche in questo caso l’immediato intervento delle pattuglie delle “Volanti” ha consentito di evitare un grave episodio di aggressione e rapina potesse avere più tragiche conseguenze – ha tenuto a precisare il questore Sartori –. L’adozione di provvedimenti di allontanamento dal territorio nazionale in attesa di rimpatrio rappresenta uno strumento indispensabile dell’azione a tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica. In tal modo, infatti, si evita che possano radicarsi sul nostro territorio soggetti pregiudicati, spesso privi del titolo per soggiornare nel nostro Paese, i quali, con i loro comportamenti, destano particolare allarme sociale e compromettono la civile convivenza”.