Pedopornografia, arrestato un collezionista di files vietati: 16 mila nel suo archivio

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Migliaia di files dai contenuti pornografici espliciti, con protagonisti anche dei minori e quindi vietati anche per il solo possesso, archiviati con ordine nelle cartelle del pc personale e in altri supporti di memoria esterna. Ben 16 mila in tutto, secondo le prime informazioni sul caso, anche se è chiaro che la mole di materiale digitale sequestrato richiederà tempi lunghi per l’effettiva valutazione.

E’ per questo reato da codice penale che uomo vicentino di 48 anni, residente a Dueville, è finito in manette nei giorni scorsi, dopo il blitz al suo domicilio portato a termine dalla polizia postale su ordine della Questura.

Una “spedizione” in pratica a colpo sicuro, dopo che una segnalazione circostanziata dello scambio di immagini e video vietato – proveniente dagli Stati Uniti – era giunto sul tavolo di lavoro dei poliziotti-internauti vicentini. Dall’indirizzo Ip agganciato nell’oceano di dati informatici nel web sono partite le indagini che hanno portato al duevillese – D.R. le sue iniziali, ad oggi accusato di detenzione di materiale pedopornografico e in stato di arresto in attesa dell’udienza di convalida.

Con ogni probabilità il “collezionista” vicentino, che lavora in un’azienda della zona, verrà in seguito rilasciato e affronterà il processo a suo carico per difendersi dagli infamanti capi d’accusa, mentre proseguono le indagini per verificare se le cartelle digitali a luci rosse memorizzate nel suo pc fossero oggetto di scambio con altri pervertiti nel dark web. Da verificare anche l’origine di foto e filmati che ritraggono dei minorenni, al fine di accertare che non si tratti di scatti e riprese prodotte in prima persona dal 48enne, circostanza allo stato attuale comunque da escludere.

A disporre l’arresto è stato il pm Alessandra Block per conto della Procura della Repubblica di Vicenza, mentre il fascicolo è stato affidato nelle scorse ore al giudice Matteo Mantovani.