Sempre più cinghiali e lupi sui Berici: il bilancio della Polizia Provinciale

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...
Parte del materiale sequestrato nelle varie missioni nel corso del 2020

Pronto e servito il bilancio annuale dell’attività della Polizia Provinciale di Vicenza, il corpo civile che conta ora solo 21 agenti in servizio ai quali fortunatamente vanno aggiunti poco meno di 200 volontari inquadrati nei ruoli di guardia-caccia e guardia-pesca. Ad accompagnare il comandante Claudio Meggiolaro nel “rendiconto” alla stampa locale è stato stamattina il sindaco di Vicenza, nonchè presidente dell’ente territoriale intermedio della Provincia berica, Francesco Rucco.

Tutela della fauna selvatica, vigilanza sul rispetto dei regolamenti in materia di cacciagione e pesca fluviale costituiscono i principali compiti rimasti in campo a questo corpo di polizia. Incarico non semplice, visti i 24 mila tra pescatori e cacciatori con rispettive licenze che si contano nel Vicentino. Nel corso dei 12 mesi gli agenti sono arrivati a completare indagini sul contro di 43 persone indagate, oltre 350 sanzionate e sequestri di merce, materiale e armi di diverso tipo oltre che di animali protetti uccisi senza averne titolo. Tutto questo nonostante un organico ridotto rispetto al passato, in conseguenza dei “tagli” sulle province che hanno investito anche il personale ad ogni livello.

Il bilancio di un anno di attività è stato presentato oggi, con relativi commenti a margine. Così si è espresso Francesco Rucco: “il Vicentino è un territorio ricco dal punto di vista ambientale, con contesti pianura, collinari e montani, popolati da specie faunistiche molto interessanti sia in quantità che in varietà. Un patrimonio che abbiamo il dovere di tutelare e lo facciamo dedicando a questo compito l’intero corpo di Polizia Provinciale. Tutela che comprende la vigilanza sulla caccia e la pesca, il recupero degli animali feriti, ma anche il controllo dei grandi predatori, come il lupo, l’orso il cinghiale, e il monitoraggio di animali, primi fra tutti gli ungulati, che il cambiamento climatico sta spingendo in grande quantità sempre più a valle.” Nel servizio di vigilanza sul territorio, la Polizia Provinciale si è avvalsa, predisponendo i programmi di servizio mensile, dei nuclei di giurati volontari su caccia (71 agenti) e pesca (121), messi a disposizione da varie associazioni venatorie e ambientaliste.

Vigilanza in materia di caccia e pesca. I servizi mirati al controllo di fenomeni di prelievo abusivo di fauna hanno portato a denunciare 43 persone, con riferimento ai reati di detenzione e abbattimento di specie protette e particolarmente protette (24), l’uso di mezzi e richiami vietati (15), pratica dell’uccellagione (4). Tre cacciatori sono stati segnalati anche per violazioni penali sulla detenzione di armi. A seguito degli accertamenti penali è stato sottoposto a sequestro un numero significativo di fauna e di mezzi, tra i quali: 18 fucili da caccia, 3 silenziatori, 1 visore notturno, 51 cartucce cariche, 14 richiami acustici, 12 tra reti e trappole, 104 uccelli vivi e 54 morti di specie protette, un capriolo morto. I verbali di accertamento di violazioni amministrative in materia di caccia redatti sono stati 240, mentre quelli degli agenti volontari sono risultati 34. Tra le fattispecie più frequentemente contestate si sono registrate: violazioni alle norme sulla installazione degli appostamenti di caccia 106, mancate annotazioni sul tesserino regionale 58, mancato rispetto delle distanze di caccia da immobili e strade 38, violazione alle norme sull’uso dei cani da caccia 37, violazioni alle norme di calendario e sugli orari 40.

Un cucciolo di camoscio in difficoltà recuperato dalla Polizia Provinciale

I verbali contestati in materia di pesca sono stati 9 da parte della Polizia Provinciale e 27 da parte degli agenti volontari e hanno riguardato prevalentemente infrazioni sulla pesca di salmonidi. Da evidenziare che l’attività di pesca nel 2020 ha subito notevoli restrizioni a causa della normativa anti-covid. Nel contesto dei servizi di controllo del territorio sono stati contestati complessivamente 24 verbali di violazione alle norme regionali sulla viabilità silvo-pastorale, sulla raccolta dei funghi e dei tartufi e della flora protetta.

Attività di gestione faunistica. La Polizia Provinciale è stata impegnata in interventi rivolti ad una corretta gestione delle popolazioni faunistiche, su richiesta e a supporto delle strutture regionali, cui competono la gestione tecnica e amministrativa in campo faunistico ittico-venatorio. Le attività specifiche hanno riguardato il recupero di animali selvatici morti, feriti o in difficoltà: 413 mammiferi, 171 rapaci e 1569 uccelli in tutto; il monitoraggio e censimento delle specie selvatiche in collaborazione con le strutture locali di gestione venatoria: per il territorio provinciale si stima una presenza significativa di popolazioni di caprioli (4281), di camosci (3288), di cervi (1468), di mufloni (1314), mentre per il gallo forcello, specie attualmente in difficoltà, vengono effettuati rigorosi rilievi sull’andamento della consistenza e della salute della popolazione; vigilanza sul rispetto dei piani di abbattimento degli ungulati; su un totale di 1861 tra caprioli, cervi, camosci e mufloni ammessi ad abbattimento nel 2020, circa il 30% dei prelievi sono stati oggetto di controllo per verificare la rispondenza alle classi di età e al sesso dei capi assegnati, nonché alle modalità di prelievo selettivo.

Un capriolo liberato dalla polizia provinciale di Vicenza (archivio)

Da aggiungere, infine, il rilevamento dei danni provocati da grandi carnivori (lupo e orso) sugli animali allevati: effettuati 91 accertamenti per la verifica dei danni, con seguente verbalizzazione e supporto tecnico agli allevatori per la predisposizione della documentazione da inoltrare alla Regione Veneto per il risarcimento; attuazione dei piani regionali di controllo di cinghiale, nutria, colombo di città. Le operazioni di contenimento, svolte con collaborazione di cacciatori autorizzati e monitorati, hanno portato al prelievo di 810 cinghiali, 1437 nutrie e 13791 colombi; controlli negli allevamenti di fauna selvatica (49) e nei siti per appostamento fisso (14) finalizzati a verificare i requisiti per il rilascio delle autorizzazioni regionali; rilevamento di sinistri stradali causati da attraversamenti di fauna selvatica, in totale 194.

Rucco e Meggiolaro alla presentazione del bilancio attività 2020