Sprofonda nella neve bagnata fino al bacino. Salvato un 70enne al rientro da Cima Larici

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Una bella immagina della zona dove è avvenuto l'intervento oggi sulla strada innevata del ritorno (foto da https://www.montagnadiviaggi.it)

Un escursionista vicentino impegnato stamattina in una gita in solitaria a Cima Larici è stato raggiunto e tratto in salvo, dopo l’allarme lanciato al 118 intorno alle 13 di oggi dal personale del Soccorso Alpino di Asiago.

Raggiunto secondo le indicazioni fornite al telefono grazie a due motoslitte in dotazione, il 70enne di Creazzo era stato nel frattempo notato da una coppia di donne scialpiniste che lo hanno accompagnato fino all’arrivo della squadra di recupero.

A contattare il team di stanza ad Asiago era stato un operatore della centrale del Suem, che a sua volta aveva raccolto la richiesta di aiuto giunta dalle montagne dell’Altopiano, fortunatamente in una zona dove il segnale telefonico era presente. A trovarsi in serie difficoltà era un pensionato di Creazzo, E.C. le iniziali: armato di scarponi ai piedi per affrontare un’area innevata più adatta probabilmente alle ciaspe, era rimasto bloccato in zona Porta Venzola dopo essersi smarrito. Sembra che anzichè proseguire proseguire per Cima Portule, seguendo le tracce, avesse cercato di scendere verso Bocchette Portule, tagliando lungo un percorso non battuto e quindi potenzialmente pericoloso.

Data la neve bagnata di questi giorni, a un certo punto di passo in passo a valle il 70enne ha cominciato a sprofondare fino alla vita procedendo sul manto vergine, a quota tra 1.200 e 1.500 metri di altitudine. Una faticaccia, certo, ma anche un rallentamento e una fonte reale di preoccupazione. Impaurito e temendo di non riuscire ad avanzare, almeno qui ha fatto la cosa più sensata, estraendo lo smartphone e chiedendo aiuto.

Grazie a due operatori su altrettante motoslitte e due soccorritori con gli sci di alpinismo il “disperso” è stato raggiunto nell’arco di un’ora, agevolati dal fatto che due scialpiniste di passaggio lo hanno trovato e aiutato a scendere fino alla strada. L’uomo soccorso, in buone condizioni di salute e con l’incubo di rimanere isolato per la notte ormai sfumato, ha ringraziato di cuore chi lo ha tirato fuori dall’impiccio e si è allontanato autonomamente a bordo della propria auto per far rientro a casa.