Focolaio tra i detenuti del carcere di Vicenza. Stop agli ingressi e quarantena per… 40

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Il carcere “Del Papa” va in isolamento, bloccando gli ingressi a nuovi detenuti, procedendo alla sanificazione straordinaria di celle e ambiente comuni e ponendo in quarantena 37 ospiti risultati positivi al Covid-19. Triplicando i numeri rispetto alle prime notizie della scorsa settimana, con un incremento di 9 unità rispetto al dato precedente (28 contagi) disponibile del 7 gennaio scorso.

Si amplia il focolaio nel casa di detenzione di Vicenza, che sorge nel quartiere di San Pio X, alla luce dei risultati dello screening portato a termine nel corso del week end dopo i primi riscontri ai tamponi.

La chiusura in entrata della struttura penitenziaria va intesa come uscita temporanea dalla rete di ingresso, dirottando i detenuti verso Verona, Padova e Rovigo fino a nuovo ordine, con interessamento dell’Ulss 8 Berica nella gestione dell’emergenza. Anche due agenti di polizia che lavorano all’interno sono risultati positivi al contagio e posti in isolamento presso le loro abitazioni, mentre i reclusi asintomatici o con lieve stato di malessere proseguono l’espiazione della pena in celle singole adattate.

La casa circondariale, che può ospitare fino a 500 carcerati di sesso maschile nelle diverse ali costruite in 35 anni a San Pio X, dopo aver monitorato la situazione a partire dai primi di gennaio è stata chiusa “al pubblico” oltre che al trasferimento interno di persone. Ad oggi sono circa 350 gli effettivi presenti. Nemmeno i familiari e gli avvocati potranno far visita a chi sta scontando la propria pena, con l’angustia del focolaio Covid in espansione tra le sbarre. Una decisione presa tra sabato e domenica, e già resa operativa da ieri, improcrastinabile considerata l’impennata di casi riscontrati dai tamponi, inedita per la struttura berica.

Oltre alle persone già positive, in isolamento individuale rimangono a scopo cautelativo anche altri contatti stretti – per lo più compagni di cella – risultati invece negativi ai primi controlli con i tamponi rapidi. Questi sarebbero una ventina. Nessuno tra i detenuti e gli agenti penitenziari alle prese con i coronavirus avrebbe manifestato fin qui sintomatologia grave e nè è stato disposto il trasferimento in ospedale di alcuno tra loro. A vigilare sulla situazione, oltre l’Ulss 8 Berica dal punto di vista sanitario, anche l’Uspp – Unione Sindacati di Polizia Penitenziaria – che tiene un report aggiornato sulla situazione nelle carceri italiani e tutela i lavoratori , e che lo scorso 30 dicembre aveva denunciato il crollo di una tettoria per le automobili nel parcheggio del “Del Papa” a causa del peso della neve, con danni lamentati da 13 poliziotti alle proprie automobili.