I frati francescani lasciano il servizio al S. Bortolo dopo 200 anni. Una messa per il saluto

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...
La chiesa e il convento di Santa Lucia a Vicenza, nei pressi del Seminario Vescovile

Si conclude in questi giorni, dopo quasi duecento anni di caritatevole servizio, la presenza dei frati mendicanti dell’ordine di San Francesco presso l’ospedale San Bortolo di Vicenza. Il calo delle vocazioni minori e la progressiva chiusura di alcuni conventi anche in Veneto hanno costretto a limitare l’opera degli uomini di fede cristiana che si dedicano ai malati degenti nel polo sanitario berico.

Domenica prossima (13 giugno), sarà riservato loro un momento solenne di saluto e di ringraziamento, attraverso una messa “speciale” che si terrà all’esterno della struttura sanitaria. A celebrarla sarà il Vescovo della Diocesi di Vicenza, mons. Beniamin Pizziol.

Due settimane fa, in data 30 maggio, i frati avevano concluso il loro ufficio. L’annuncio dell’imminente addio, invece, risale allo scorso mese di aprile: a salutare Vicenza saranno quindi anche gli ultimi padri presenti negli ultimi tempi, tra i cinque che si sono alternati: i due fra Giuseppe, fra Tiziano, fra Luciano e fra Giovanni. Tra soli tre anni i Francescani avrebbero festeggiato i 200 anni esatti dal primo giorno in cui i sandali dei primi volonterosi frati varcarono la soglia dell’ospedale di allora. Era il 1824, come confermano i documenti diocesani del tempo. Due secoli di opera di carità nei confronti prima di tutto di chi stava male e dei loro familiari al capezzale, ma anche di chi presta loro le cure, vissuta seguendo la Regola di San Francesco d’Assisi. Una presenza silenziosa e mite, costante e preziosa, che si interrompe nel 2021 lasciando certamente l’amaro in bocca e un pizzico di nostalgia anche tra gli operatori a vario titolo del nosocomio berico.

La celebrazione eucaristica presieduta dal Vescovo è prevista alle 10.30, a partecipazione libera e in uno spazio riservato nei giardini dell’ospedale verso Viale Rodolfi, nell’antico chiostro, sullo stesso altare che ospitò la Santa Messa con il Papa Giovanni Paolo II nel 1991. “L’ospedale San Bortolo di Vicenza ringrazia e saluta i frati minori francescani che terminano la loro presenza e il loro servizio ai malati e ai loro familiari, ma anche al personale sanitario dell’ospedale cittadino.” La chiusura imminente del convento di Santa Lucia, prevista nel corso dell’estate entro il mese di settembre, ha comportato l’inevitabile epilogo del servizio.

La Diocesi di Vicenza nel frattempo sta provvedendo a riorganizzare l’attività di assistenza spirituale al S. Bortolo, nominando un sacerdote diocesano cappellano della struttura ospedaliera. Si tratta di don Michele Giuriato, 37 anni, ordinato nel 2006 e proveniente da esperienze pastorali a Isola Vicentina e nell’Unione delle Valli Beriche. A lui toccherà, in buona sostanza, ricevere il testimone spirituale dei Frati Minori in partenza: don Michele garantirà la celebrazione quotidiana della Santa Messa in ospedale, la visita ai ricoverati, la celebrazione del sacramento della riconciliazione e dell’unzione degli infermi. In questo servizio sarà coadiuvato dal Consiglio Pastorale della Struttura Sanitaria, da alcune religiose dorotee, da una decina di diaconi permanenti e da alcuni volontari laici appositamente formati.