Il Palazzo ex Aci tornerà a splendere, sarà sede universitaria per futuri designer

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...

Dopo la decisione di rimuovere gli uffici comunali dal palazzo ex Aci a San Biagio l’immobile era rimasto completamente vuoto ed abbandonato. Allora, nel 2018, l’amministrazione comunale di Vicenza ritenne troppo dispendioso mantenere un solo ufficio e un ambulatorio medico-aziendale in un immobile così grande. Da qui l’idea di trasformarlo in sede universitaria tanto da approvare oggi, 23 febbraio, il progetto definitivo di valorizzazione dell’edificio storico. Al suo interno troveranno spazio molti studenti che sceglieranno il corso di design dell’Istituto universitario di architettura di Venezia.

Procediamo a ritmi serrati – dichiara il sindaco Francesco Rucco verso la riqualificazione di uno spazio che in pieno centro storico accoglierà studenti universitari grazie all’unità d’intenti raggiunta con la Fondazione studi universitari e lo Iuav. Si tratta di un’operazione in cui crediamo molto, perché coniuga la rigenerazione urbana di un’area centralissima di Vicenza con la formazione di competenze universitarie strategiche per il nostro tessuto produttivo”.

L’interno del palazzo ex Aci in piazza San Biagio

Il progetto di riqualificazione del palazzo ex Aci è stato redatto dallo studio Boccuni di Verona sotto la supervisione del servizio Lavori pubblici e manutenzioni del Comune ed è stato autorizzato dalla Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio. Il palazzo ex Aci, di 1.600 metri quadrati distribuiti su quattro piani, sarà recuperato grazie ad un investimento complessivo di 1 milione e 600 mila euro. I primi 275 mila euro sono già stati stanziati dal Comune nel bilancio di previsione 2021, 1 milione di euro è stato inserito nel bilancio di previsione 2022e finanziato con mutuo, mentre la Fondazione studi universitari contribuisce a sua volta con 325 mila euro.

Nei quattro livelli dell’edificio saranno ricavate aule per le lezioni, un aula magna con 180 posti, laboratori, officine tecnico strumentali, spazi per i docenti e la segreteria, locali di servizio e, all’ultimo piano, una grande sala polifunzionale. Il palazzo richiede interventi di rifacimento della copertura, di adeguamento degli impianti alle norme antincendio, di sostituzione degli infissi, di riqualificazione funzionale che tenga conto della destinazione a sede universitaria .

Il vincolo che caratterizza l’edificio, risalente agli anni Venti del secolo scorso e classificato come bene culturale, limita gli interventi sulla facciata alla sola manutenzione finalizzata al risparmio energetico, con la sostituzione dei serramenti. All’approvazione del progetto definitivo seguiranno la richiesta di mutuo alla Cassa depositi e prestiti, la redazione del progetto esecutivo e la gara per l’assegnazione dei lavori che dovrebbero partire nella seconda metà dell’anno.