Il virus rallenta la sua corsa. Nel Vicentino oltre mille contagiati, ieri sei decessi

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Le misure di contenimento iniziano a dimostrare che funzionano e la corsa del nuovo Coronavirus inizia a dare cenni di rallentamento. Sembra essere questo il dato che emerge, nel Vicentino come in Veneto, guardando i numeri degli ultimi giorni. Guai ad abbassare la guardia e i decessi sono ancora tanti, troppi, ma qualche segno che la strada imboccata potrebbe essere quella giusta ci sono. Sono diminuiti infatti, gli aumenti percentuali dei diversi indicatori della pandemia da nuovo Coronavirus.

Partiamo dal dato più drammatico: i decessi. Nel Vicentino, fra la sera di venerdì e le 16 di sabato sono stati sei le morti ufficiali correlate al virus, segnalate dalle Ulss 7 e 8, fra i quali anche un uomo di Piovene Rocchette di 56 anni, morto all’ospedale di Santorso. Nel nosocomio dell’Alto Vicentino, diventato ora covid-hospital, sono deceduti fra venerdì sera e sabato pomeriggio anche altre tre persone: un uomo di Asiago di 76 anni, uno di Piazzola sul Brenta di 73 e una donna di Romano d’Ezzelino di 82. Due decessi anche all’ospedale di Vicenza, entrambi di Altavilla: un anziano di 73 anni e un’anziana di 83. 57 i decessi complessivi nel vicentino dall’inizio dell’epidemia. In Veneto, (bollettino di domenica mattina 29 marzo ore 8), i decessi sono 392 (+ 14 rispetto a ieri sera): l’aumento giornaliero delle morti è passato dal 12,8% del 24 marzo, al 15,9% del 25, al 12,8% del 26, all11% del 27 e al 10,5% di ieri. Al momento quindi, ogni giorno abbiamo un incremento di oltre il 10%.

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Pubblicato da Luca Zaia su Domenica 29 marzo 2020

I ricoveri e i pazienti gravi

Le persone ricoverate ieri alle 16 negli ospedali vicentini erano 240,  un numero in calo per il secondo giorno consecutivo (erano 258 giovedì e 251 venerdì): al netto dei decessi, significa che il numero dei ricoveri non sta crescendo. Quanto alla situazione nei diversi ospedali, i ricoverati non gravi sono 71 nei reparti di malattie infettive e area medica dell’ospedale San Bortolo di Vicenza, 22 sono in quello di Noventa (utilizzato dall’Ulss Berica per i pazienti sulla via delle dimissioni), 11 a Valdagno. Stabili da alcuni giorni a quota 27 i pazienti gravi nel reparto di terapia intensiva a Vicenza.

Riguardo all’Ulss Pedemontana, le persone ricoverate a ieri alle ore 16 erano 16 all’ospedale di Bassano, 19 ad Asiago e ben 74 a Santorso (erano 81 il giorno precedente, ma ci son stati anche i 4 decessi). Del totale dei 109 ricoverati nell’Ulss 7, quelli in terapia intensiva sono 7 a Bassano e 13 all’ospedale di Santorso (+ 2 rispetto al giorno precedente).

In Veneto, stamane alle otto i pazienti ricoverati erano 1941 (erano 1826 giovedì e 1861 venerdì e 1923 ieri sera). Di questi 355 sono quelli ricoverati in terapia intensiva (+6 da ieri sera). Tutti i dati aggiornati della Regione possono essere visualizzati nelle infografiche aggiornate dell’Azienda Zero.

Le persone contagiate, in isolamento e i guariti 

In tutto il Veneto, a stamane, 8358 le persone positive al tampone (+258 rispetto a ieri), oltre ventimila quelle in isolamento domiciliare, 20.064 per la precisione. Hanno superato invece quota mille i contagiati in terra berica (1064), mentre sono 2501 nel Vicentino le persone in isolamento a casa: 1614 quelle in quarantena nell’Ulss 7 (991 nel Distretto 1 di Bassano e Altopiano e 623 nel Distretto 2 Alto Vicentino) e 887 nell’Ulss 8. Aumentano però sia i guariti (dal 21 febbraio in provincia di Vicenza sono state dimesse 66 persone) che quelli che hanno concluso l’isolamento, di cui si ha solo il dato per l’Ulss 7 Pedemontana: ben 1.151.