In lacrime in strada dopo essere stata pestata dal fidanzato: giovane donna prima denuncia, poi ritratta

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In lacrime, in strada, piena di lividi e con l’intenzione di uccidersi: c’è voluta tutta la sensibilità e la competenza dei volontari della Croce Rossa e di due agenti delle volanti della Questura di Vicenza per convincere una giovane donna vicentina ad accettare di farsi curare al pronto soccorso di Vicenza.

L’episodio risale alla notte tra martedì e mercoledì, quando la centrale operativa della Questura di Vicenza viene allertata da un’unità della Croce Rossa per la presenza sul selciato in zona Piscine in città, di una donna in preda a una crisi di pianto che, secondo quanto riporta una nota della Questura, aveva raccontato ai volontari di aver subìto atti di violenza ma si rifiutava di essere accompagnata al pronto soccorso. Giunti sul posto, i poliziotti hanno capito subito che il motivo del rifiuto era la presenza sul posto del fidanzato della donna, un quarantenne di Vicenza.

Con tatto e le giuste parole gli agenti sono riusciti a convincerla ad accettare di essere accompagnata in ospedale. Qui il medico di turno ha certificato che la giovane, che ha anche problemi legati all’assunzione di alcolici, dopo essere stata picchiata in varie parti del corpo aveva minacciato il suicidio. Dopo aver in un primo momento incolpato delle percosse il fidanzato, ha però subito ritrattato la versione fornita agli agenti. Questo non ha impedito ai poliziotti di avviare la procedura del cosiddetto “codice rosso“, che consente una protezione speciale e soprattutto una via accelerata di indagini con lo scopo di appurare il prima possibile la reale dinamica dei fatti.