In tre in bici sulla tangenziale dal lavoro a scuola di italiano. I multati: “Colpa dell’app”

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Di tanto intanto capita di vedere qualche bici elettrica o motorino percorrere la tangenziale, condotta vietata (foto archivio)

Sempre meglio che il celebre “trattore in tangenziale” direbbe qualcuno, alla notizia resa nota stamattina della multa comminata a tre cittadini stranieri, da poco domiciliati a Vicenza, sanzionati lunedì. Nel primo pomeriggio di ieri, infatti, prima delle 14, il terzetto stava pedalando in fila, con ciascuno in sella a una bicicletta, lungo la tangenziale di collegamento tra Vicenza Est e Vicenza Ovest.

Sempre citando il brano musicale e tormentone di qualche anno fa alla radio, non volevano affatto “andare a comandare” i tre giovani africani ma, anzi, si recavano dal posto di lavoro in una cooperativa – dall’altra parte della città berica -, per seguire i loro corsi previsti per apprendere la lingua italiana.

Si tratta di un cittadino della Costa d’Avorio e di uno del Mali, tutti e tre richiedenti asilo e regolari in Italia a titolo temporaneo i quali, non conoscendo ancora le vie di comunicazione del capoluogo berico, si erano affidati ad un’app di geolocalizzazione e navigazione sul telefono, senza saperne usare al meglio le funzioni. Anziché predisporre un percorso adatto alle bici avevano impostato la via più breve, vale a dire la strada destinata alle auto e quindi con la tangenziale di Vicenza proposta come prima scelta.

A segnalare i tre “ciclisti in tangenziale” erano stati ieri alcuni automobilisti in transito sulla strada, alcuni divertiti per la scena inconsueta e altri più responsabilmente preoccupati per il pericolo effettivo a cui si stavano esponendo gli inesperti cittadini stranieri. Sul posto, quindi, è intervenuta una pattuglia delle Volanti e un equipaggio della Polstrada: come si legge nella nota della Questura berica, i tre africani hanno bonariamente dimostrato tutto il loro stupore a fronte delle doglianze da parte degli agenti intervenuti, riscontrando la causa della loro presenza in tangenziale nell’errore di impostazione del navigatore satellitare digitale, ma pur sempre contro le regole del Codice della Strada.

Per evitare ulteriori rischi, è stato fatto intervenire un dipendente della cooperativa con un furgoncino, dove sono state caricate le bici e i tre africani, ancora meravigliati e in parte abbattuti per l’inconveniente a loro insaputa. Dopo averli scortati verso l’uscita dallo svincolo di Vicenza E+st e quindi accompagnati nella sede delle lezioni di italiano, i poliziotti non hanno potuto esimersi dal comminare una sanzione per ciascuno dei tre giovani in bici, nella misura minima prevista dal codice, di 38 euro.