Incendio nel Gargano, evacuate anche due famiglie vicentine da un resort. Rientro solo a tarda serata

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...
Una foto realizzata per Eco Vicentino da uno dei turisti presenti: parte della pineta a fianco del resort (indicato dalla freccia rossa) è andata distrutta

Qualche ora di apprensione, la vista dalla spiaggia del fumo levarsi sopra le colline distanti solo poche centinaia di metri, poi la fuga dal villaggio turistico verso il centro storico di Vieste insieme ad altre 2 mila persone tra turisti e personale di tre strutture ricettive. C’erano ieri anche – e almeno – due famiglie di vicentini in vacanza in Puglia tra quelle evacuate per cautela dal Gattarella Resort, sul Gargano, e da due hotel attigui, dopo che nel primo pomeriggio di martedì si sono sviluppati più focolai d’incendio nelle immediate vicinanze.

A provocarli il caldo torrido di questi giorni nel lembo di terra peninsulare e l’aridità della zona, con punte ieri di 43°. Con l’aggravante di un forte vento che ieri ha caratterizzato la giornata, contribuendo ad estendere le fiamme nella vegetazione secca. A partire da prima delle 15 di martedì gli ospiti di alberghi e resort avevano iniziato a percepire l’odore acre di bruciato nell’aria e, a breve, osservare il levarsi del fumo dalla boscaglia. Nel giro di pochi minuti, poi, è scattato il protocollo di sicurezza che ha imposto l’allontanamento di ospiti e personale, attivando subito un centro di accoglienza a Vieste, ospitato in una palestra scolastica di un istituto superiore, con acqua e cibo forniti da Protezione civile di Foggia.

Tutto alla fine  andato per il meglio, non si sono avute notizie di persone ferite o intossicate nel corso dell’evacuazione temporanea decisa sulla base di esperienze precedenti analoghe e ben più drammatiche, come il rogo intorno a Peschici del 2007. Lo stesso vale per gli otto vicentini di Caldogno e di Vicenza – si tratta di due coppie di genitori con quattro bambini al seguito – che, dopo la comprensibile apprensione per l’ordine di evacuazione lasciando bagagli e ogni effetto personale, ieri sera hanno rassicurato parenti e amici in Veneto non appena fatto rientro nelle stanze che li ospitavano, poco prima della mezzanotte. Questo dopo il via libera definitivo al rientro dato dalle autorità locali.

Anche se qualcuno tra i turisti in soggiorno, per sicurezza, ha preferito pernottare altrove in altre strutture nel frattempo messe a disposizione. Gli incendi sarebbero stati arginati dai vigili del fuoco pugliesi o comunque circoscritti, e da stamattina sono riprese le vacanze per tutti, dopo un giorno di timori. “Ieri notte l’allarme è rientrato e oggi si è tornati alla normalità, a parte gli aerei Canadair che vediamo incessantemente raccogliere acqua dal mare – confida Roberto Codemo, con moglie e figlia prossimi al rientro a casa domani come da programmi -, si percepisce nell’aria il sentore di bruciato. Ieri ammettiamo che è stato inevitabile spaventarsi quando dalla spiaggia ci hanno chiesto di spostarci verso Vieste, scorgendo poi il fumo non lontano, senza nemmeno passare per l’alloggio a prendere portafogli e altro di utile”.

Un esodo di massa verso Vieste, una delle gemme del Gargano, ieri più che mai affollata in orario diurno e alla sera. “Esattamente, dal resort siamo usciti in 700 da quanto ci hanno spiegato – continua l’ospite vicentino del “Gattarella” – tra vacanzieri e personale al lavoro tra animatori, camerieri, cuochi e impiegati direzionali, poi i posti di blocco in strada e tutto il resto: non certo una bella esperienza, ma si è concluso senza grossi danni e nessuno si è fatto male. Siamo rimasti senza notizie sul da farsi fino alle 21.30, e dopo un paio dore abbiamo potuto rientrare. Mettiamola così, vista l’evacuazione ne abbiamo approfittato per visitare più approfonditamente il centro di Vieste, in attesa del cessato allarme”.