Inflitti 5 anni di Daspo all’autore del video offensivo allo stadio. L’omonimo sui social: “Non sono io”

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Da qualche giorno non si parla d’altro, uno pseudo tifoso che urla frasi razziste e offensive nei confronti dei tifosi del Cosenza e della regione Calabria. Il fatto ha avuto inizio allo stadio Menti durante la gara di andata dei playout tra L.R. Vicenza e Cosenza ma ha raggiunto la sua massima espressione di inciviltà e maleducazione solo qualche giorno dopo. Nel video il giovane 21enne, grida frasi come “Scimmie di m..”, “Puzzate di ‘nduja” “Se buttano una bomba in Calabria aumenta il prodotto interno lordo di tutta Italia”. Come se non bastasse inveisce ripetutamente contro i supporters avversari con altre frasi deplorevoli.

Dopo aver, coraggiosamente, pubblicato il video si è accorto ben presto che non sarebbe passato inosservato, tanto da essere ripreso immediatamente da più fonti. A questo punto il ragazzo ha pensato di cancellarlo definitivamente convinto che sarebbe bastato per non farlo finire nei guai ma non ha fatto i conti con la giustizia. La Digos in collaborazione con la Questura di Vicenza è risalita a lui infliggendogli ben 5 anni di Daspo con il divieto di frequentare stadi in tuta Europa, oltre all’obbligo di osservare 500 metri di distanza dallo stadio Menti.

L’altra faccia della medaglia di questa assurda vicenda riguarda un altro vicentino, omonimo di colui che ha tristemente guadagnato la scena mediatica per la terribile esibizione. Lui, originario di Torri di Quartesolo ma non più residente in provincia, si trova in questi giorni assalito da numerosi messaggi non proprio amichevoli da parte di chi si è sentito vittima delle ingiustificate offese. Nel suo profilo social ha voluto puntualizzare di non essere l’autore del video ma solo una persona che per ironia della sorte porta lo stesso nome e cognome.