Lavoro “nero” nei cantieri: in 11 per la manodopera abusiva. Quattro sono clandestini

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Un cantiere di lavori (immagine di archivio)

Due cantieri edili ispezionati dai finanzieri delle Fiamme Gialle di Vicenza scoperchiano ancora una volta una pentola bollente, quella del lavoro sommerso, con tutte le questioni legate alla sicurezza annesse: ben 11 dei 12 lavoratori trovati all’opera nei giorni scorsi in due distinte sedi di lavoro in zona Astichello non erano in regola. Nessun contratto di lavoro valido in essere per la quasi totalità degli operai dei due cantieri, con l’esposizione personale in caso di infortunio oltre all’aggiramento delle norme tributarie legate al mercato del lavoro.

Un’aggravante ulteriore consiste nell’aver riscontrato nei due luoghi la presenza di quattro manovali clandestini, senza alcun titolo di soggiorno in Italia, quindi, tutti provenienti dalla Moldavia. A renderlo noto è il comando provinciale di Guardia di Finanza, che ha comminato alle due ditte responsabili degli illeciti 21.200 euro di sanzioni nel complesso.

I controlli erano stati affidati ai militari del Gruppo di Vicenza, nell’ambito di una serie di verifiche periodiche legate agli interventi legati al Superbonus 110%. Le attività ispettive hanno permesso di rilevare la presenza complessiva di 11 lavoratori in nero, impiegati come operai, su 12 presenti al momento degli accessi ispettivi e riconducibili a 3 differenti società, aventi rispettivamente sede nelle province di Brescia, Padova e Trento. In un solo caso è emersa la presenza di quattro soggetti stranieri clandestini, di nazionalità moldava, sprovvisti di documento di identità italiano.

Le tre società edili, oltre a corrispondere gli oltre ventimila euro di sanzioni amministrative, sono state segnalate all’Ispettorato del Lavoro di Vicenza, che potrebbe decidere d’ufficio la sospensione di ogni attività e il blocco dei cantieri. A questo va aggiunta la regolarizzazione delle posizioni lavorative di 7 degli 11 lavoratori abusivi, ad esclusione di chi si trova in condizioni di clandestinità. Motivo per cui sono stati denunciati tutti e quattro oltre al titolare della ditta, per sfruttamento dell’immigrazione illegale.

L’attività di contrasto al lavoro nero della GdF vicentina prosegue

La Guardia di Finanza di Vicenza prosegue nella incessante opera di contrasto al sommerso da lavoro, piaga per il sistema economico sia in termini di tutela dei lavoratori che di concorrenza sleale rispetto alle aziende leali, e all’immigrazione clandestina, con la finalità di impedire lo sfruttamento di lavoratori stranieri irregolari”.