Mense scolastiche, il 99% paga regolarmente. Sospesi dal servizio 137 alunni

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Il 99% degli utenti delle mense scolastiche di Vicenza paga regolarmente il servizio. Un dato significativo, visto che – ad un mese dall’inizio della scuola – risultano 6.585 gli alunni iscritti al Portale del Genitore per la fruizione del servizio mensa. Ci sono poi un’altra settantina di bambini che fruiscono della mensa in modo irregolare. Degli attuali iscritti, 1.665 frequentano le scuole materne comunali e statali, 4920 sono alunni delle scuole primarie.

137 sono attualmente gli iscritti registrati come “sospesi”: pur essendo iscritti al servizio non hanno però diritto alla mensa perché hanno una posizione debitoria da saldare riferita ai pasti consumati durante lo scorso anno scolastico. E finché non verrà sanata la posizione debitoria relativa all’anno precedente non potranno regolarizzare quella per l’anno scolastico in corso e pertanto accedere alla mensa. L’amministrazione comunale sottolinea la presenza sparuta di alcuni casi di “furbetti” che abitualmente fanno comunque mangiare in mensa i propri figli.

I dati sono stati comunicati questa mattina a palazzo Trissino dall’assessore all’istruzione Cristina Tolio, che ha fatto il punto sulle irregolarità riscontrate nella fruizione del servizio mensa nelle scuole primarie e dell’infanzia comunali e statali.

“Ad un anno dall’operazione di risanamento attivata in assessorato – ha puntualizzato l’assessore – confermo che il 99% degli utenti paga il servizio mensa. Un dato estremamente positivo che ci conferma che la strada intrapresa dalla nostra amministrazione è corretta. Purtroppo gli uffici dei servizi scolastici hanno rilevato all’interno dell’1% qualche episodio spiacevole che vogliamo segnalare fin da subito, perché le cattive abitudini vanno stoppate nel momento in cui nascono, per evitare che diventino virali”.

L’assessore Tolio ha spiegato che con il nuovo gestionale si parte dal presupposto che i bambini sono considerati tutti presenti a scuola e quindi hanno diritto a mangiare in mensa; spetta al genitore segnalare l’eventuale assenza del figlio per evitare l’addebito del pasto non consumato.

“È successo che in una scuola – ha proseguito l’assessore – abbiamo individuato tre casi di “finti” assenti. Alcuni genitori, consapevoli che in mensa sono sempre previsti dei pasti in più, segnavano come assente il figlio nel calendario presenze del Portale, ma poi il bambino andava comunque a scuola. Trattandosi di minori sono stati accolti ugualmente in mensa e quindi di fatto hanno mangiano nonostante l’irregolarità, a discapito di chi regolarmente paga il servizio. Ce ne siamo accorti e abbiamo ripreso questi genitori, che ora si sono messi in regola. Ho ritenuto opportuno comunicare quanto accaduto per far sapere ai cittadini che continueremo a fare controlli serrati a campione. Per alcune scuole abbiamo già delle segnalazioni di casi sospetti e partiremo pertanto da queste, ma un po’ alla volta gli operatori dei servizi scolastici passeranno in tutti i plessi e in alcuni casi uscirà anche l’assessore stesso. Questi imbrogli vanno ad offendere le persone che con serietà e correttezza fanno sforzi per rispettare un impegno preso, non possiamo pertanto tollerarli. Se qualcuno ha delle reali difficoltà può rivolgersi all’assessorato perché la nostra amministrazione è sempre disponibile a offrire sostegno ai nuclei in effettivo stato di disagio. Ad oggi una sola famiglia si è rivolta ai nostri uffici in questo senso. “Con l’occasione dei controlli – ha concluso l’assessore Tolio – verificheremo anche la qualità del servizio offerto ai nostri bambini”.