Approda a Schio la veglia dei cattolici accoglienti verso i migranti. Le critiche di Cioni

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Il tentativo del mondo cattolico di far riflettere sulla condizione di chi lascia il proprio paese per cercare un futuro migliore e spesso trova la morte in mare scatena la solita polemica a Schio, attraverso le immancabili dichiarazioni del consigliere di minoranza Alex Cioni, che si scaglia contro l’iniziativa “Diventiamo umani”, promossa dalle parrocchie scledensi per venerdì 18 ottobre e comunicata attraverso, fra gli altri, il bollettino parrocchiale di SS.Trinità. “I circoli catto-immigrazionisti continuano nella loro azione di propaganda pseudo evangelica  a sostegno dell’immigrazione illegale” esordisce il portavoce del comitato PrimaNoi.

“Diventiamo umani” è una proposta che da un paio di mesi tocca in modo itinerante i sagrati di chiese vicentine: dopo Monteviale, Ponte di Barbarano, Trissino e Valdagno, arriva anche  a Schio l’iniziativa che prevede dalle 21.30 un sit in per tutta la notte sulle scalinate della chiesa di S. Antonio Abate (via Maraschin, angolo via Pasini) per esprimere solidarietà “verso chi, mettendosi in viaggio verso il nostro paese, rischia la vita”.

Per Cioni “l’iniziativa puzza di politica” e al consigliere comunale – che fa riferimento a Fratelli d’Italia – non va giù che la chiesa dedico quella che definisce “incredibile abbondanza di attenzione” verso il dramma delle morti nel Mediterraneo (scordando forse quanto in ogni parrocchia si fa quotidianamente e in silenzio in favore di chiunque abbia bisogno di aiuto).  Cioni accusa il “peloso solidarismo che cela fini meno nobili come il giro d’affari di cui anche la Caritas è divenuta parte integrante”, sottolineando come quest’ultima una vota tagliati i fondi per l’accoglienza non abbia, come altre realtà dedite all’accoglienza diffusa e efficace, deciso di non partecipare la bando della Prefettura dell’era-Salvini, che ha tagliato  tutte le spese di integrazione sociale e lavorativa.  

Sul sagrato di quella chiesa, come già avvenuto altrove, i partecipanti veglieranno insieme fino alla mezzanotte contro la disumanizzazione del fenomeno delle migrazioni. “Saranno con noi i parroci della città e tanti amici, per incoraggiarci a vicenda in ogni forma concreta di accoglienza sul territorio e per sollecitare azioni politiche umane e positive” affermano gli organizzatori su Facebook. Finita la veglia, per chi vorrà fermarsi, sarà possibile dormire sul sagrato, in segno di solidarietà “verso chi affronta per speranza viaggi difficili e dolorosi, spesso mortali”.