Minorenne violentata in un edificio abbandonato, ma riesce a fuggire: arrestato un 24enne

L’incontro in un locale, poi, dopo una settimana, il secondo appuntamento nel quale hanno bevuto e si sono appartati, poi l’incubo della violenza sessuale. È quello che ha passato una minorenne vicentina, vittima di stupro da parte di un 24enne, arrestato stamattina, 13 giugno, di con l’accusa di violenza sessuale aggravata.

L’arresto è stato eseguito dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Vicenza e della stazione del capoluogo, in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa tre giorni fa dal giudice per le indagini preliminari. Destinatario un 24enne italiano di origini angolane.

I fatti risalgono alla serata del 30 maggio scorso, quando i militari erano intervenuti presso la zona del parcheggio Fogazzaro a Vicenza, a seguito della segnalazione di una ragazza in stato confusionale.

La giovane ha raccontato ai militari di essere stata poco prima vittima di una violenza sessuale da parte del ragazzo, conosciuto in un locale notturno di Padova la settimana precedente. Dopo aver consumato bevande alcoliche, i due si sarebbero appartati in uno stabile abbandonato adiacente al parcheggio, dove la ragazza sarebbe stata costretta a subire ripetuti rapporti sessuali. Nel tentativo di divincolarsi, la vittima sarebbe riuscita a ferire l’aggressore con un oggetto contundente, inducendo alla fuga.

Raggiunta dai carabinieri dopo aver chiesto aiuto, la giovane è stata trasportata in autoambulanza presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale San Bortolo per le cure e gli accertamenti sanitari del caso.
Le successive indagini, condotte con rapidità e riservatezza dai reparti dell’Arma, hanno consentito di raccogliere gravi elementi indiziari a carico dell’indagato, rintracciato quindi questa mattina presso la stazione ferroviaria di Padova, città dove i carabinieri erano convinti dimorasse pur essendo il 24enne di fatto senza una dimora stabile. Il giovane, al termine delle formalità di rito, è stato condotto presso la casa circondariale di Padova, a disposizione dell’autorità giudiziaria.
“L’operazione – spiega una nota dei carabinieri – testimonia l’impegno costante dell’Arma nel contrasto ai reati contro la
persona, in particolare quelli commessi in danno di soggetti vulnerabili, e conferma la piena sinergia operativa tra i diversi reparti territoriali impegnati nella tutela della sicurezza e della legalità”.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Vicenza, proseguono per chiarire altri aspetti utili alla completa ricostruzione dei fatti e all’accertamento delle responsabilità, che per essere definitivamente accertate avranno bisogno di una sentenza irrevocabile di condanna o forme analoghe.