Morti sul lavoro, sit-in di Cgil e Uil davanti alla Prefettura dopo la strage Esselunga a Firenze

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Basta morti sul lavoro. È questo l’appello che Cgil e Uil hanno lanciato con lo sciopero nazionale di oggi. Un appello accolto anche a Vicenza, dove, dalle 15 alle 17, si è svolto un sit-in di protesta davanti alla Prefettura.

Cgil e Uil chiedono a governo e istituzioni la massima attenzione e impegno per prevenire ed evitare gli incidenti mortali sul lavoro. “Nell’esprimere totale vicinanza alle famiglie delle vittime, diciamo anche con forza che siamo stanchi di ascoltare parole di cordoglio”, hanno dichiarato congiuntamente le due sigle sindacali. “Il lavoro e la sicurezza devono essere al centro dell’attenzione politica per mettere in atto soluzioni concrete, a partire dai luoghi a maggior rischio come i cantieri. Ad oggi, in questo, il Governo è latitante”.

I segretariCarlo Biasin (Uil) e Giampaolo Zanni (Cgil)

Quello che è accaduto a Firenze “è la dimostrazione di quelle che dovrebbero essere le vere priorità del nostro Paese”, ha affermato Giampaolo Zanni, segretario generale della Cgil di Vicenza. “Abbiamo bisogno di interventi ed investimenti per non morire sul lavoro, abbiamo bisogno di dare dignità al lavoro dipendente aumentando le retribuzioni e cancellando il lavoro povero e precario ed infine abbiamo bisogno di garantire a tutta la popolazione il diritto alla salute dotando la sanità pubblica di personale e di risorse adeguate essendo oggi assolutamente insufficienti. Il Governo ascolti la voce del lavoro e delle organizzazioni sindacali che lo tutelano, ed invece di dividere il Paese con proposte di modifica della nostra Costituzione dia risposte alla nostra protesta ed alle nostre richieste”.

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