Muore d’infarto a 21 anni un calciatore ex Vicenza. Esordì in biancorosso in serie B

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Lutto anche biancorosso alla notizia dell’assurda morte di un giovane atleta di soli 21 anni, Joseph Bouasse Ombiogno Perfection il suo nome completo, calciatore originario del Camerun che ha vestito per alcuni mesi la maglia del Vicenza Calcio in serie B, nella stagione 2016/2017, da giovanissimo. A ricordarlo con dolore e insieme con affetto i compagni di squadra della Primavera biancorossa di quella stagione, dove il giocatore africano ebbe modo di debuttare in serie B con la maglia della prima squadra, nel match di campionato contro l’Avellino, perso per 3-1 allo stadio “Partenio”. Entrò al 30′ della ripresa al posto di Gucher, unico gettone di presenza in quella stagione. Indossò, curiosamente, proprio la maglia con il n°30.

La terribile notizia di una vita così giovane spezzata in un attimo si è diffusa nella tarda mattinata. Il decesso di Perfection sarebbe avvenuto la scorsa notte a Roma, dove il 21enne – ne avrebbe compiuto 22 il prossimo 1 settembre – era rientrato nei mesi scorsi dopo un’esperienza sportiva in Romania. Le cronache dei giornali laziali parlano di un arresto cardiaco, senza possibilità di soccorso.

Il giovane calciatore del Camerun, italiano d’adozione, era venuto in prestito dalla Roma al Vicenza per 6 mesi

“Un ragazzo che nella sua vita era riuscito a superare diverse avversità – si legge sul sito ufficiale del club -, lascia a Vicenza, nelle persone che l’hanno conosciuto, il ricordo di una persona sorridente e solare. La società L.R. Vicenza si unisce al dolore per la scomparsa di Joseph e desidera esprimere ai suoi cari le più sentite condoglianze”.

 

Joseph, che ha vissuto per circa 6 mesi nel capoluogo berico in quella che fu solo una parentesi di militanza in biancorosso, era arrivato in Italia da adolescente ad appena 15 anni in cerca di fortuna dall’Africa come tanti ragazzi ammaliati dalle luci della ribalta, rincorrendo il sogno di diventare calciatore professionista. Dopo essere stato abbandonato da un presunto procuratore a Roma, fu accolto in un club laziale di Terza Categoria che si occupa di seguire giovani immigrati, rilanciandolo ad alti livelli dopo un’amichevole contro Totti e compagni. Si allenò con loro a lungo, aggregato alla prima squadra, avendo modo di giocare con dei campioni affermati dell’AS Roma.

Seppur tra alti e bassi, complici gli infortuni patiti anche nella sua esperienza in Veneto (problemi ad un polpaccio a Vicenza in particolare), aveva intrapreso la carriera che sognava proponendosi nella Primavera della Roma e in due diverse squadre in Romania, prima che si tramutasse in un tremendo incubo in queste ore.