Nuovo dirigente per la Digos berica: è Rita Pittarello, in arrivo dalla Questura di Bolzano

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E’ il vice questore aggiunto della Polizia di Stato Rita Pittarello la nuova dirigente della Digos della Questura di Vicenza, incarico assunto da oggi, lunedì 8 gennaio.

Originaria di Padova, la dottoressa Pittarello ha 46 anni ed è funzionaria della Polizia di Stato dal 2010. Prima di assumere l’incarico di Dirigente della DIGOS di Vicenza è stata Dirigente della Digos di Bolzano per cinque anni.
In precedenza ha svolto importanti incarichi di docenza e formazione presso la Scuola allievi agenti di Peschiera del Garda e presso la Scuola superiore di Polizia di Roma, dove ha rivestito il ruolo di “tutor” per i giovani commissari.

Ha conseguito la laurea in Giurisprudenza presso l’Università di Padova nel 2006 ed il Master di secondo livello in Scienze della sicurezza presso l’Università di Roma nel 2011. Ha frequentato un corso di specializzazione sul tema della radicalizzazione religiosa ed ideologica nel 2022.
Nella Polizia di Stato dal 1999, vanta un’ampia esperienza maturata anche in altri ruoli e incarichi, ad esempio come Ispettore capo turno e Responsabile della squadra cinofili della Questura di Padova.
Tra i primi impegni a cui dovrà far fronte ci saranno sicuramente l’avanzamento dei lavori per la realizzazione della linea ferroviaria Tav nel Comune di Vicenza e l’imminente Fiera dell’Oro. Il Questore di Vicenza, Dario Sallustio, accogliendo la nuova dirigente, le ha augurato un proficuo lavoro per la sicurezza della collettività. Rita Pittarello prende il posto del vice questore David De Leo, che è stato trasferito alla Digos di Padova dopo la promozione a primo dirigente della Polizia di Stato.

La Digos
Digos è l’acronimo di Divisione investigazioni generali e operazioni speciali, un ufficio della Polizia di Stato presente in ognuna delle 105 questure italiane. Seppur incardinata nell’organico della questura, date le materie di cui si occupa essa dipende da un punto di vista delle sue funzioni direttamente dalla Direzione centrale della polizia di prevenzione del Ministero dell’Interno. I suoi compiti principali riguardano il contrasto alle attività eversive dell’ordine democratico e alle attività terroristiche: si interessa di terrorismo a livello sia nazionale che internazionale, anche di tipo informatico e telematico, e controlla anche tutte le attività di gruppi estremistici che perseguono scopi di sovvertimento sociale col ricorso alla violenza. Si occupa anche della prevenzione e la repressione dei reati che avvengono in relazione a manifestazioni sportive e pubbliche, ad esempio quelli legati alle tifoserie calcistiche.