Popolazione in crescita in città, incoraggianti i dati demografici del 2021

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Sono positivi i dati demografici presentati dal comune di Vicenza per l’anno 2021. Una leggera crescita rispetto all’anno precedente che registra una controtendenza anche se il rapporto tra nascite e decessi è negativo. La popolazione del capoluogo di provincia conta 111.005 abitanti, 602 in più rispetto all’anno precedente chiuso a 110.403. Va sottolineato, però, che nel 2020 si era chiuso con un calo demografico rispetto al 2019, l’aumento dunque si attesta a 0,55 per cento.
Nel 2021 la differenza tra nascituri e persone passate a miglior vita risulta essere quasi la metà, 643 unità a fronte di 1.351 decessi e 708 nascite. A incidere sostanzialmente è quindi il saldo migratorio (cioè il rapporto tra iscritti per immigrazione e cancellati per emigrazione), che risulta positivo per 1.245 unità. Nel dettaglio, sono 5.188 le iscrizioni da altri Comuni o dall’estero e 3.943 le cancellazioni per cambi di residenza fuori Vicenza. Le iscrizioni dall’estero sono in totale 977, di cui 181 italiani rientrati e 796 stranieri.
“In un periodo in cui si sente parlare spesso di fuga dalle città, nel 2021 a Vicenza riscontriamo una interessante crescita del numero degli abitanti – spiega l’assessore ai servizi demografici Valeria Porelli – Nel 2020, complice la pandemia, si cercavano invece soluzioni abitative con giardini o spazi esterni, scelte immobiliari che di certo non favorivano la residenza in città. I 602 abitanti in più che registriamo sono, inoltre, il frutto di un saldo migratorio positivo. Su questo dato pesano anche le iscrizioni di persone provenienti dall’estero, rispetto alle quali va sottolineato che nel caso degli stranieri arrivati a Vicenza si tratta soprattutto di forme di ricongiungimento familiare. Se guardiamo agli altri dati, come, i decessi, il trend delle nascite, l’indice di vecchiaia, i cittadini stranieri, la composizione dei nuclei famigliari o l’andamento dei matrimoni, a Vicenza si riscontrano i trend che si registrano anche a livello nazionale”.
Di seguito tutti i dati pubblicati dal comune di Vicenza.
Nascite
Anche nel 2021 viene confermata la decrescita delle nascite, un trend ormai assodato fin dal 1987. Per la precisione, i nati nel corso dell’anno scorso sono 708, con un calo rispetto al 2020 di 35 nascite. Inoltre, i nuovi arrivi di bambini da genitori stranieri sono diminuiti rispetto a quelli da genitori italiani (197 contro i 217 del 2020 e i 245 del 2019). Si evidenzia che tale dato, raffrontato alle nascite del 2014 (l’anno dal quale si registra un forte calo demografico), dimostra un trend negativo passando da 315 a 197.
Delle nascite di bambini stranieri, oltre l’80% sono provenienti da paesi extra UE (30.7% di nazionalità asiatica, 34.3% africana, 13.3% europea non UE, 1.7% americana).
Il tasso medio di natalità (nati ogni mille abitanti) a Vicenza è diminuito leggermente, passando a 6,3 rispetto al 6,7 del 31/12/2020 e al 7,1 registrato al 31/12/2019.
Decessi
I decessi tra i residenti a Vicenza nel 2021 sono stati 1.351: 82 in più rispetto al 2020. Il mese con la mortalità più elevata è stato gennaio (145 decessi) che segue il picco di dicembre 2020, nel corso del quale si è registrato l’apice dei decessi per Covid-19.
I residenti nel Comune di Vicenza deceduti per Covid-19 sono stati 84 nell’anno 2020 e 71 nell’anno 2021 (dati desunti dai certificati di morte compilati dai medici e inviati all’Ulss di competenza e all’ufficio statistica per la successiva comunicazione alla prefettura e all’Istat).
I decessi per Covid-19, nel corso dei due anni, hanno riguardato principalmente la classe d’età 80-89 anni (49), seguono le classi 70-79 (42), sopra i 90 (40), 60-69 (17) e infine sotto i 60 (7).

Per quanto riguarda le principali cause di morte, ai primi tre posti si collocano le malattie del sistema circolatorio (il 29% nel 2021 e il 30% nel 2020), i tumori (il 27% nel 2021 e il 23% nel 2020) e le malattie infettive e parassitarie. Il Covid rientra in quest’ultima categoria, che negli ultimi due anni registra infatti un incremento significativo: dal 3,4% nel 2016 al 9,1% nel 2020 e al 9% nel 2021.

Immigrazioni
Le persone che, nel corso del 2021, sono state iscritte nei registri anagrafici di Vicenza per immigrazione sono 5.188: 2.630 maschi e 2.558 femmine. Di questi 3.342 sono italiani, 1.846 di nazionalità straniera. Provengono in gran parte dalla prima cintura di Vicenza 1.217 persone (757 nel 2020) o da altro Comune della provincia 978 (679 nel 2020) e solo 592 (341 nel 2020) arrivano da altre province del Veneto.
I cittadini immigrati da altre regioni italiane sono 1.229 (793 nel 2020). Nel dettaglio, 8 dalla Sardegna, 12 dall’Umbria, 13 dal Molise, 14 dalla Liguria, 16 dalla Basilicata, 20 dalle Marche, 31 dall’Abruzzo, 40 dal Friuli Venezia Giulia, 44 dalla Toscana, 50 dal Trentino Alto Adige, 61 dal Piemonte, 62 dalla Calabria, 87 dall’Emilia Romagna, 97 dalla Puglia, 121 dal Lazio, 144 dalla Sicilia, 202 dalla Campania e 207 dalla Lombardia.
Le immigrazioni dall’estero sono 977 (504 nel 2020), di cui 181 italiani rientrati nel Paese (91 nel 2020) e 796 cittadini stranieri (413 nel 2020).
Emigrazioni
Sono state 3.943 (1.999 maschi e 1.944 femmine) le persone che hanno lasciato il Comune di Vicenza cambiando residenza: 629 in più dell’anno precedente. Tra queste, 1.699 sono di cittadinanza straniera.
Le destinazioni hanno riguardato i Comuni della cintura 1.212 (913 nel 2020) o della provincia 774 (693 nel 2020), mentre 423 (404 nel 2020) persone si sono trasferite in altri Comuni veneti e 590 in un’altra regione.
I Comuni di destinazione più scelti sono stati: Torri di Quartesolo (182), Caldogno (122), Creazzo (120) e Monticello Conte Otto (116), nella cintura; Isola Vicentina (72), Montecchio Maggiore (64) e Schio (38) per la restante Provincia.
Le cancellazioni a seguito di espatri sono state 403 (465 nel 2020).
Caratteristiche della popolazione residente
I 111.005 residenti a Vicenza sono in maggioranza femmine, con una percentuale del  52,2%.
L’età media è di 46,5 (46,4 nel 2020). Nel dettaglio, è di 44,5 per i maschi e di 48,5 per le femmine.
Non si arresta inoltre l’invecchiamento della popolazione. L’indice di vecchiaia (il rapporto percentuale tra la popolazione over 65 e quella in età 0-14 anni) attesta infatti per il 2021 212 anziani ogni 100 giovani ed è in costante aumento (205 nel 2020, 201 del 2019).
I bambini (0-14 anni) sono 13.011 con una leggera prevalenza maschile (6.756 maschi e 6.255 femmine), rappresentando l’11,7% del totale dei residenti. I bambini in questa fascia di età con cittadinanza straniera sono 3.109 (23.8%); tra questi 2.326, pur mantenendo la cittadinanza straniera, sono nati a Vicenza e 327 in un altro Comune d’Italia; solo 456 sono nati all’estero.
Cittadini stranieri
I cittadini stranieri sono leggermente aumentati (17.362 rispetto a 17.050 del 2020) e rappresentano il 15,6% del totale dei residenti.
Il 34,9% degli stranieri ha cittadinanza in paesi europei extra UE (tra questi, Serbia 12,6%, Moldavia 6,6%), il 23,6% proviene da paesi dell’Asia (tra questi, Cina 5,4%, Pakistan 4,6%), il 18,1% da Paesi UE (in gran parte Romania 15,3%) e il 18,6 % dall’Africa (tra questi, 5,5% Nigeria, 3,2% Marocco).
Nel corso del 2021 sono stati complessivamente 747 i residenti che hanno acquisito la cittadinanza italiana (342 maschi e 405 femmine).

Gli stranieri che arrivano in città sono giovani e non anziani; questo contribuisce ad abbassare l’età media della popolazione.

Le famiglie
Al 31 dicembre 2021 è aumentato il numero di famiglie rispetto all’anno precedente. Sono 52.930 i nuclei famigliari (+765) e si riconferma il numero medio di componenti per famiglia, pari a 2,07.
Si attesta in aumento il dato delle famiglie composte da una sola persona o da due persone. Se infatti l’anno scorso si è confermato il trend al ribasso delle famiglie sia con tre che con quattro componenti, è continuato ad aumentare il numero delle famiglie composte da una sola persona, in totale 23.158 (il 43,7%), e da due persone, in totale 13.941(il 26,3%).
Le famiglie composte da una sola persona sono così distribuite rispetto alle classi d’età: 1720 tra 18-29 anni, 3097 tra 30-39 anni, 3254 tra 40-49 anni, 4292 tra 50-59 anni, 3510 tra 60-69 anni, 3113 tra 70-79 anni, 3083 tra 80-89 anni, 1089 sopra i 90 anni.
Le famiglie con figli si riconfermano essere circa un quarto del totale pari a 14.701.
I matrimoni
Nel 2021 sono stati celebrati 246 matrimoni con un aumento di 62 riti rispetto al 2020 (184). Nel dettaglio, sono stati 157 quelli celebrati con rito civile (64%) e 89 con rito religioso (36%). L’aumento è riferibile principalmente ai matrimoni religiosi, più che raddoppiati (erano 42 nel 2020), nonché all’allentamento delle misure di contenimento a causa della pandemia in vigore dal 26 aprile 2021.
Su 246 celebrazioni di matrimoni quasi il 13% è tra italiani e stranieri (32 matrimoni misti).
Le unioni civili nel 2021 sono state 8 (6 tra uomini, 2 tra donne).
Nell’anno 2021, sono stati effettuati 52 atti di separazioni, 53 atti di divorzio e nessun scioglimento di unioni civili. Dal 2014 infatti, con il decreto legge n. 132, si può procedere alle separazioni e ai divorzi, presso l’ufficiale di stato civile.