Pugni e sputi in faccia alla moglie con in casa bimba di 6 anni. Poi resiste all’arresto: 25enne in manette

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Un nuovo episodio di violenza di genere con allerta in codice rosso

Nuovo episodio maltrattamenti in famiglia, con lesioni provocate alla giovane moglie e, in più, l’aggressione nei confronti dei membri di una Volante di polizia di Stato intervenuta ieri sera a Vicenza, nel quartiere di San Pio X.

Una volta sul posto dopo la chiamata di emergenza giunta per una lite in ambito domestico, gli operatori del 113 si sono imbattuti in un ragazzo africano di 25 anni che appariva subito in condizioni psicofisiche alterate, probabilmente a causa dell’abuso di alcool, e nella moglie soccorsa e ascoltata dai rappresentanti delle forze dell’ordine.

La donna aveva raccontato al telefono poco prima di essere stata colpita con pugni al volto e attinta da sputi da parte del giovane marito convivente, di fronte inoltra alla figlia piccola che in quel momento si trovava in altra stanza con l’uomo, fuori di sé dalla rabbia. Quando la squadra di agenti di è presentata all’uscio dell’appartamento, il 25enne ha subito opposto resistenza, con i poliziotti presenti a faticare non poco per mettere in salvo la piccola di 6 anni, figlia della coppia.

Solo dopo aver mostrato la pistola taser elettrica e minacciato verbalmente di usarla come estrema risposta all’atteggiamento aggressivo dimostrato, il giovane nigeriano di nascita si è calmato e per lui sono scattate le manette. Si tratta di O.A., rese note le due iniziali, ora tenuto sotto stretto controllo in una cella della Questura in attesa della prevista udienza di convalida del suo arresto. Si tratta di un cittadino straniero incensurato, che mai aveva dato problemi finora, A lui saranno contestati due reati: resistenza a pubblico ufficiale e maltrattamenti in famiglia.

La moglie nel frattempo è stata ricoverata al pronto soccorso dell’ospedale di Vicenza, in seguito alle tumefazioni al volto e alle percosse subite. Le due versioni dei “protagonisti” della vicenda di cronaca saranno ascoltati non appena possibile e saranno attivate quindi, se ritenute congrue, le idonee misure di protezione, attraverso il protocollo di intervento di codice rosso.