Rientra dalla Thailandia ammalata di chikungunya, attivata la disinfestazione

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Zanzara Aedes_aegypti (foto Wikipedia)

Primo caso di Chikungunya quest’anno a Vicenza: a contrarla, una donna di 60 anni residente nel quartiere di Saviabona e rientrata una settimana fa da un viaggio in Thailandia. La turista già prima dell’imbarco per il volo di ritorno presentava un rush cutaneo, forte dolori articolari e febbre. Tutti sintomi tipici della malattia. Al suo arrivo a Vicenza si è presentata dal medico di famiglia, che ha predisposto gli opportuni accertamenti: la conferma che si tratta di tale sindrome virale, trasmessa dalla zanzara femmina infetta del genere Aedes, è arrivata ieri.

A seguito della segnalazione da parte dell’Ulss 8 Berica, il sindaco di Vicenza Francesco Rucco questa mattina ha firmato un’ordinanza che dispone le azioni cautelative obbligatorie da mettere in atto per scongiurare il rischio, per quanto residuale, di contagio. Sono già in atto, per questo, in un raggio di 200 metri dall’abitazione della donna, in strada del Borghetto, gli interventi di disinfestazione capillare di tutti i focolai larvali nelle aree verdi pubbliche, nei giardini e nei cortili privati.

Agli interventi larvicidi, seguirà, verso le 23 di oggi, giovedì 29 agosto, un intervento adulticida, pubblicizzato da cartelli informativi posizionati in queste ore. Ai residenti, amministratori condominiali, operatori commerciali, gestori di attività il Comune chiede di permettere l’accesso nei propri cortili agli operatori della ditta Biblion srl, incaricata del servizio di disinfestazione. Prima del trattamento adulticida, i residenti sono invitati a raccogliere eventuale frutta e verdura degli orti da destinare all’alimentazione. Durante la disinfestazione sarà necessario tenere al riparo gli animali domestici, i loro ricoveri e suppellettili, chiudere porte e finestre e sospendere il funzionamento di impianti di ricambio dell’aria.

Giocattoli e altri oggetti lasciati in cortile andranno successivamente lavati con acqua e sapone. In caso di contatto accidentale con l’insetticida la parte interessata va lavata abbondantemente con acqua e sapone. Il testo dell’ordinanza e le raccomandazioni per ridurre l’esposizione alle punture di zanzare sono pubblicate sul sito del Comune di Vicenza.

Come spiega il portale dell’epidemiologia della sanità pubblica epicentro.iss.it, dell’Istituto Superiore di Sanità, la prima epidemia di chikungunya nota è stata descritta nel 1952 in Tanzania. Dopo un periodo di incubazione di 2-12 giorni si manifestano improvvisamente febbre e dolori alle articolazioni tali da limitare i movimenti dei pazienti (da cui deriva il nome chikungunya, che in lingua swahili significa “ciò che curva” o “contorce”), che quindi tendono a rimanere assolutamente immobili e assumere posizioni antalgiche. Altri sintomi includono dolore muscolare, mal di testa, affaticamento e rash cutaneo. Il dolore alle articolazioni è spesso debilitante, generalmente dura alcuni giorni ma può anche prolungarsi per alcune settimane. Inoltre, il virus della chikungunya può causare malattie acute, subacute o croniche.

Nella maggior parte dei casi i pazienti si riprendono completamente tuttavia, in alcuni casi il dolore alle articolazioni può persistere per mesi o anche anni. Spesso i sintomi delle persone infette sono lievi e l’infezione può non essere riconosciuta o male-interpretata, soprattutto nelle aree in cui è presente la dengue. Occasionalmente sono state segnalate complicanze oculari, neurologiche, cardiache e gastrointestinali. Raramente si verificano complicanze gravi, tuttavia negli anziani la malattia può essere una concausa di morte.

Dal 1 gennaio al 30 giugno 2019, al sistema di sorveglianza nazionale integrata delle arbovirosi sono stati segnalati 11 casi confermati (tutti casi associati a viaggi all’estero) di Chikungunya.