Campetto da calcio usato dai profughi, Comune lo chiude agli over14: “Coop poco collaborative”

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Il campetto da calcio di via J. Da Ponte a Sandrigo

Alla fine, per placare gli animi ha dovuto scegliere “il male minore” come afferma lui stesso: chiudere l’accesso al campo da calcio del quartiere a tutte le persone con più di 14 anni. Il cartello affisso su uno dei pali della rete posta dietro alle porte parla chiaro: “Il sindaco di Sandrigo ordina che l’area definita ‘campo da calcio di via J. Da Ponte’ sia interdetta ai maggiori di anni 14 e destinata pertanto a luogo esclusivo di gioco e ritrovo per minori di 14 anni”.

Il campo da calcio sorge in una zona residenziale nei pressi del cimitero, cresciuta molto negli anni. Inizialmente era un prato, poi, vista la mancanza di altri spazi attrezzati, son state installate due porte per giocare a calcio e tirata una rete in modo che il pallone non finisca in strada o in mezzo alle abitazioni. Il campetto però è meta preferita anche dai ragazzi richiedenti asilo ospiti dei due alberghi di Sandrigo, il Canova e il Ginia, che molto spesso sono lì e giocano vere e proprie partite, attrezzati con scarpette e divise da vera squadre di calcio, con esigenze sportive che il sindaco Giuliano Stivan definisce “quasi professionali”. “Sono due anni che l’area viene utilizzata in modo improprio. Alcuni cittadini riuniti in comitato di residenti hanno iniziato da tempo a protestare in Comune – spiega Stivan – e il livello di insofferenza sta aumentando. Avevo parlato con le due cooperative, la Con Te e l’Aurora, che gestiscono le strutture alberghiere e ho chiesto loro di responsabilizzare i ragazzi, controllando che il campetto venga usato solo in alcuni orari prestabiliti e con la presenza di operatori sul posto. Una ha fatto spallucce, l’altra si è resa disponibile ma poi mi ha risposto che i ragazzi fanno quello che vogliono. Così sono stato costretto a prendere un provvedimento più drastico”.

Sandrigo, come noto, è uno dei comuni con più alta densità di richiedenti asilo presenti: oscillano fra i 160 e i 200 e oltre, a seconda dei momenti, per 8.400 abitanti. “Responsabilizzare le cooperative su questo tema è stato impossibile – conclude il primo cittadino di Sandrigo – quindi ora faremo in modo di far rispettare l’ordinanza. Le cooperative ricevono fondi: se i ragazzi vogliono giocare delle partite, la Con Te e l’Aurora possono prenotare e pagare un campo da calcio, che a Sandrigo non mancano, come avviene per qualsiasi altro gruppo od associazione”.