Dramma sulle Dolomiti: un sandricense di 56 anni stroncato da un malore

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Sullo sfondo un'immagine delle Dolomiti. Nel riquadro Mirco Dalla Pria, appassionato esperto di montagna

Una domenica di pace e silenzio tra i monti trentini si è trasformata una giornata di dolore e lacrime per una famiglia di Sandrigo, alla notizia della morte di un 56enne vicentino, colto da un malore fatale mentre s’incamminava su un sentiero. Mirco Dalla Pria, esperto appassionato di montagna, era salito sulle Dolomiti da solo ieri mattina, per raggiungere malga Civartaghe in Trentino e da lì godersi a pieni polmoni le meraviglie intorno, per chi come lui sa amare ciò che offre l’essenza più pura della natura in alta quota. Si è sentito male nelle prime battute dell’itinerario panoramico che aveva programmato per il giorno precedente, rinviato a domenica per il maltempo del giorno prima.

Poco dopo le 8 l’uomo aveva lasciato la sua auto in un parcheggio dei dintorni, sul gruppo montuoso che costituisce le famose Pale di San Martino di Castrozza. Non si trattava in ogni caso di un’escursione impegnativa: la chiamata di soccorso giunta alle 8.35 e la breve distanza tra il luogo di ritrovamento dei veicolo e quello dove sono intervenuti elisoccorso e soccorso alpino lasciano intendere che il cittadino di Sandrigo – sposato con Angelica e con due figli, Daniele e Simone – avesse intrapreso solo da pochi minuti la camminata.

Aveva imboccato in solitaria un percorso in quota – il sentiero 713 – che porta dalla malga sottostante al rifugio “Velo della Madonna” quando avrebbe accusato un forte malessere. Accasciandosi al suolo probabilmente senza nemmeno avere a disposizione il tempo di chiedere aiuto. Dietro di lui, una coppia di giovani escursionisti che aveva intrapreso la stessa salita si è imbattuta nella figura di uomo stesa a terra subito dopo, lanciando l’allarme al 112 e facendo quanto possibile per prestargli un primo soccorso tempestivo.

Sul posto è giunta un’eliambulanza che ha sbarcato un’èquipe medica, supportata da una squadra di salvataggio del soccorso alpino trentino, ma non c’è stato verso di riportare in vita la vittima del grave malore, rivelatosi letale. I membri del 118 calati dall’elicottero avrebbe tentato a lungo le manovre di rianimazione cardiopolmonare come da manuale. Purtroppo il cuore del 56enne, però, si era arrestato ormai in maniera incontrovertibile, e non è rimasto che constatarne il decesso sul posto.

“Ho parlato con la moglie – spiega il sindaco locale Giuliano Stivan -, Mirco era una persona sana, senza alcun problema di salute, attenta, premurosa, sportiva e meticolosa da quanto ho potuto capire. Alla famiglia vanno le condoglianze da parte di tutta la cittadinanza, sono notizie che ci lasciano nello sconforto. Negli ultimi giorni sono mancate quattro persone qui a Sandrigo, abbiamo passato il periodo del Covid quasi indenni, ora è un periodo difficile per la nostra comunità”. La cerimonia funebre si svolgerà presso il cimitero già domani, martedì 14 luglio, alle ore 16.