“Sardine” vicentine oltre quota 10 mila: flashmob sabato 7, ma in piazza Matteotti

Hanno superato in una manciata di giorni quota 10.600 le “sardine” vicentine. Il movimento spontaneo nato a Bologna per contrastare la campagna elettorale della Lega, che con Matteo Salvini ha dichiarato di voler “liberare” l’Emilia Romagna alle prossime elezioni regionali di gennaio, sta mobilitando le piazze di tutta Italia al di là delle elezioni e si prepara a manifestare anche a Vicenza, il prossimo sabato 7 dicembre. Un flashmob senza bandiere di partiti e gruppi, che gli organizzatori annunciano “sarà trasversale, accogliente, che coinvolgerà tutti per farci sentire stretti stretti nella Vicenza che ci piace. La Vicenza antifascista, antirazzista e solidale”.

L’appuntamento era stato fissato per le 19 in piazza dei Signori, ma subito si son levate proteste dei commercianti, trattandosi di una giornata di shopping natalizio (anche se a dire il vero alle 19 gli esercizi commerciali sono in chiusura).

Oggi pomeriggio è arrivata, poco prima delle 17, la richiesta ufficiale da parte della giunta cittadina di centrodestra (per bocca dell’assessore alle attività produttive, Silvio Giovine) e del tavolo delle associazioni del centro storico, che hanno chiesto di non effettuare la manifestazione in piazza dei Signori, in quanto sono state da tempo organizzate manifestazioni natalizie importanti per rivitalizzare il cuore, anche commerciale, della città.

“Sabato 7 – ha dichiarato Giovine – tutte le piazze del centro storico saranno interessate da iniziative, oltre ad essere previste le inaugurazioni dei mercatini di Natale e della pista di pattinaggio. Nella mia vita ho organizzato diverse manifestazioni partendo però sempre dal rispetto dei cittadini, quel rispetto che da amministratore vorrei registrare anche in chi oggi sembra ignorare quanto importanti siano per i nostri commercianti i week end prenatalizi, ed in particolare quelli in cui tante persone si sono prodigate per creare occasioni di richiamo e di festa”.

“Il tavolo di lavoro del centro storico – aggiunge il portavoce Tommaso Listrani – rappresentativo di tutte le associazioni che quotidianamente si impegnano per rendere sempre più attrattivo il nostro centro, ritiene del tutto inopportuno che sabato 7 possa svolgersi nella piazza principale di Vicenza una manifestazione politica. È da mesi che lavoriamo per definire il programma di tutte le iniziative natalizie, alcune delle quali, tra le più importanti, vedranno l’inaugurazione proprio durante la giornata in questione. Chiediamo dunque agli organizzatori della mobilitazione di prendere in considerazione l’ipotesi di svolgerla in un luogo non interessato da iniziative già programmate e pubblicizzate. Ricordiamo che per i commercianti si tratta di uno dei fine settimana più importanti dell’anno. Nessuno vuole ledere il diritto di manifestare ma il rispetto deve essere reciproco. Auspichiamo dunque che venga individuato un altro luogo e che piazza dei Signori possa essere fruibile tutto il giorno da tutti coloro che vorranno immergersi nell’atmosfera natalizia”.

Un appello che le “sardine” vicentine hanno accolto: nel tardo pomeriggio hanno pubblicato infatti sulla loro pagina Facebook un comunicato nel quale spiegano che, “visto il massiccio numero di adesioni che continuano ad arrivare per la manifestazione del 7 dicembre, per ragioni di sicurezza e in accordo con la Questura” è stato deciso di spostare il luogo dell’evento, “in quanto in Piazza dei Signori ci saranno già altre attività che limiteranno di molto lo spazio disponibile”, a partire dal palco del concerto.

“Siccome vogliamo che una piazza piena sia piena per davvero e che non si possa darne il merito al fatto che per metà era già occupata – spiegano i promotori nel post – il 7 dicembre ci troveremo tutti in piazza Matteotti, dove si terrà il nostro flash mob”. L’orario rimane invece quello fissato: le 19,  e siccome “le Sardine non fanno alcun tipo di distinzione”, saranno messe al bando tutte le bandiere politiche, mentre invece “sarà il benvenuto chiunque si presenti con qualsiasi effige di sardina!”.

 

Il manifesto e i dieci punti fondanti del movimento delle “sardine”

Il manifesto delle sardine inizia con la frase “Cari populisti, lo avete capito. La festa è finita”. Questi di seguito, invece, i punti fondati che contraddistinguono i flash mob, compreso quello vicentino.

1. I numeri valgono più della propaganda e delle fake news, per questo dobbiamo essere in tanti e far sapere alle persone che la pensano come noi che esiste questo gruppo. 2. È possibile cambiare l’inerzia di una retorica populista. Come? Utilizzando arte, bellezza, non violenza, creatività e ascolto. 3. La testa viene prima della pancia, o meglio, le emozioni vanno allineate al pensiero critico. 4. Le persone vengono prima degli account social. Perché? Perché sappiamo di essere persone reali, con facoltà di pensiero e azione. La piazza è parte del mondo reale ed è lì che vogliamo tornare. 5. Protagonista è la piazza, non gli organizzatori. Crediamo nella partecipazione. 6. Nessuna bandiera, nessun insulto, nessuna violenza. Siamo inclusivi. 7. Non siamo soli ma parte di relazioni umane. Mettiamoci in rete. 8. Siamo vulnerabili e accettiamo la commozione nello spettro delle emozioni possibili, nonché necessarie. Siamo empatici; 9. Le azioni mosse da interessi sono rispettabili, quelle fondate su gratuità e generosità degne di ammirazione. Riconoscere negli occhi degli altri, in una piazza, i propri valori, è un fatto intimo ma Rivoluzionario. 10. Se cambio io, non per questo cambia il mondo, ma qualcosa comincia a cambiare. Occorrono speranza e coraggio.