Si è spento l’ex sindaco di Vicenza Marino Quaresimin. Variati: “Notizia pesante per la città”

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Lutto nella città di Vicenza per la morte dell’ex sindaco Marino Quaresimin, che si è spento all’ospedale San Bortolo di Vicenza, dove era ricoverato da alcune settimane per una grave malattia, alla quale si è poi aggiunto il contagio da nuovo Coronavirus.

Quaresimin, che aveva 82 anni, è morto nel primo pomeriggio. Era stato sindaco di Vicenza dal 1995 al 1998. Dal 1999 al 2008 è stato capogruppo per la Margherita in consiglio comunale. Una vita spesa per la città, contraddistinguendosi per la concretezza e schiettezza con cui ha affrontato il suo impegno politico e amministrativo.

Di “grandissimo dolore” per questa perdita parla il sottosegretario agli Interni e già sindaco del capoluogo, Achille Variati. “È una notizia pesante per la nostra città, e lo è per me dal punto di vista personale. Marino è stato un appassionato uomo politico, servitore instancabile della nostra comunità, prima in consiglio di circoscrizione, poi in consiglio comunale, quindi dai banchi della giunta con il sindaco Corazzin e in seguito nella mia squadra, durante il mio primo mandato. Dopo la fine del mio primo quinquennio da sindaco, nel 1995, fu il nostro candidato alla guida della città, e vinse, anche se in un momento difficile e turbolento. Quando, nel 2008, tornai a Palazzo Trissino lo volli con me nel governo di Vicenza, come presidente di Amcps. Un uomo generoso, inarrestabile, di grande limpidezza. E, per me, qualcosa di più. Un amico vero e grande, con cui ho condiviso una vita intera, dentro e fuori dalla politica. Mi mancherà, mancherà a tutti”.

“Un uomo generoso, autentico, innamorato della nostra città. Se penso a Marino Quaresimin – commenta il sindaco attuale Francesco Rucco – sono questi gli aggettivi che per primi mi vengono in mente. Di lui, personalmente, ricordo la grinta e la foga nel parlare di Vicenza. Non solo da amministratore, ma anche negli anni successivi, quando non ha mai smesso di interessarsi dei problemi della città. In questi giorni veramente duri per la nostra comunità, colpisce che a lasciarci sia una persona così profondamente innamorata di Vicenza. Alla sua famiglia, davvero numerosa e radicata, va il cordoglio mio e dell’intera città”.

“Conoscevo il dottor Quaresimin fin da quando era assessore e poi sindaco di Vicenza – ricorda l’Amministratore unico del gruppo Aim, Gianfranco Vivian – e ho sempre apprezzato la sua franchezza nel comunicare le proprie idee, e il suo slancio di amministratore nel lavorare a favore delle categorie sociali più deboli. Amcps poi, ha potuto beneficiare del suo instancabile lavoro volto a garantire l’equilibrio economico della società. Chi ha avuto modo di affiancarlo in quegli anni, ricorda che questa era una sua reale preoccupazione, per la quale non esitava di confidare che passava le notti insonni. Da parte mia, dunque, e da parte di tutta Aim, la profonda riconoscenza che va attribuita ad un uomo giusto e generoso, del quale sentiremo senz’altro la mancanza e il cui esempio ci spronerà nel nostro servizio a favore dell’Azienda e della città”.

“Un uomo buono, una persona rara, un autentico galantuomo, un grande lavoratore”, lo ricorda Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio regionale del Veneto. “Un fiero – aggiunge – ma sempre corretto e onesto avversario della Lega. Purtroppo non ce l’ha fatta e la sua fine amara deve farci riflettere e farci capire quanto oggi noi tutti viviamo una situazione di precarietà con molti parenti,  amici, conoscenti  potenzialmente a rischio:  oggi Marino Quaresimin, con il suo carattere,  si sarebbe infervorato, accalorandosi com’era solito fare,  per chiedere ai suoi concittadini di rispettare le indicazioni di prudenza e le norme di profilassi, piccoli sacrifici rispetto ai grandi benefici che se ne possono trarre. Ce lo avrebbe detto con l’animo di chi ha a cuore il benessere della comunità, con la coscienza di chi visse da bambino la tragedia della Seconda Guerra Mondiale sopportando privazioni e autentici sacrifici. Alla sua famiglia, ai suoi amici, le mie personali condoglianze: come Presidente del Consiglio regionale,  rendo omaggio a un cittadino che ha speso gran parte della sua vita veramente al servizio delle Istituzioni e degli altri”.