Si masturba in auto di fronte a una ragazzina: denunciato un docente di 40 anni

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...

E’ stato riconosciuto dalla polizia di Stato di Vicenza attraverso un video girato da una studentessa e dalla targa della sua auto, per poi ammettere, di fronte ai militari, di essere stato proprio lui, per due giorni di fila, a compiere atti da censura davanti agli occhi di una o forse più minorenni. E di fronte a una scuola superiore, l’istituto di formazione “Victory” per estetiste e parrucchiere di viale San Lazzaro.

Un 40enne vicentino, risultato poi essere un insegnante come ulteriore aggravato, non ha evidentemente frenato gli impulsi morbosi arrivando a masturbarsi dall’interno della sua automobile, parcheggiata nelle vicinanze dell’uscita della scuola. Il fatto risale a mercoledì della scorsa settimana e dopo l’intervento della squadra Volanti l’uomo è stato denunciato per atti osceni in luogo pubblico.

A segnalare alla Questura berica la presenza di un maniaco nei paraggi è stata la madre di un’adolescente, dopo che quest’ultima le aveva mostrato un video registrato proprio dalla figlia, avvicinatasi all’auto del 40enne “all’opera” nella pratica sessuale nei pressi di una delle fermate dell’autobus vicine, frequentata da studenti al termine delle lezioni. Secondo il racconto della studentessa la persona all’interno dell’auto aveva attirato la sua attenzione e, lasciando la portiera semiaperta, ha invitato la giovanissima ad “osservare la scena da vicino”. E non si sarebbe trattato della prima volta: lo stesso era accaduto anche il giorno precedente.

Acquisite le immagini dello spezzone video “preso” prontamente dalla teenager grazie al suo smartphone, i poliziotti hanno verificato le oscenità raccontate a parole e sono subito entrati in azione. Nel filmato appariva anche la targa, collegata al nominativo di un docente residente in città. Immediato l’ordine di rintraccio dell’uomo, preso in consegna dalle forze dell’ordine nel pomeriggio dello stesso giorno e accompagnato in Questura, luogo dove ha ammesso le proprie responsabilità e atteso la ratifica della denuncia, a piede libero, per atti osceni in luogo pubblico, evitando l’accezione più grave delle molestie sessuali.

Una delle auto in dotazione alle volanti di polizia di Stato

Il Questore, in attesa del pronunciamento di un giudice sul caso, ha emesso nei confronti del 40enne un avviso orale. In pratica un invito “bonario” per quanto formale ad assumere una condotta corretta in termini di rispetto delle leggi.