Addio al dottor Ruffini, stimato medico ed ex sindaco. Aveva 68 anni, domani le esequie

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Lutto a Sovizzo, che piange un suo ex primo cittadino che guidò la cittadina vicentina per circa tre anni e mezzo dal 1995 al 1998. Si tratta di Renato Ruffini, medico di famiglia e psichiatra di riconosciuta competenza sul piano professionale, spirato nei giorni scorsi in seguito a un male incurabile che, a distanza da una prima apparizione alcuni anni fa e che sembrava debellato, è ricomparso in maniere ancora più aggressiva. E lo ha strappato all’affetto della sua numerosa famiglia.

Una triste notizia per la comunità sovizzese e anche per i pazienti provenienti dalla vicina Monteviale, dove in pochi erano al corrente del calvario della malattia che il dottore stava affrontando di nuovo negli ultimi tempi. Il dott. Ruffini era conosciuto come criminologo clinico, una specializzazione che lo ha reso uno dei massimi consulenti dei tribunali in Veneto, ed era ancora fino a quando le forze lo hanno sorretto pilastro dell’associazione Spazio Psiche, con sede proprio a Sovizzo in via Mascagni.

Il medico vicentino aveva 68 anni e sarà salutato domani con la celebrazione del rito di suffragio alle 15, nell’ampio spazio del campo sportivo di fronte alla chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta, Sovizzo. Stasera, invece, alle 19 sarà recitata la veglia di preghiera. Da poco era andato in pensione, rimanendo attivo nello studio di supporto psicologico vista la profonda abnegazione verso il mestiere e i suoi pazienti, ritagliandosi del tempo per le camminate in compagnia.

Lascia la moglie Emanuela e cinque figli ormai grandi, da nonno di due nipoti maschi, tutti uniti quanto addolorati in questi giorni difficili nell’informare concittadini, i parenti e gli amici di famiglia dell’addio terreno dato al congiunto. E il ricordo, di lui, di una generosità dimostrata con gesti concreti. Medico di base nel paese dove risiedeva per circa 35 anni, qui ha costruito la propria famiglia, e un progetto impensabile per quei tempi: aveva promosso convintamente da giovane medico alle prime armi la medicina di gruppo, collaborando con la cooperativa “Salute e Territorio”, di cui era presidente.

Erano i primi anni ’80. “Gli ho sempre riconosciuto una grande onestà intellettuale – così lo ricorda il sindaco Paolo Garbin -. Sapeva essere sempre se stesso, incentrando la sua vita nella costruzione del bene pubblico anteponendolo agli interessi privati. E’ giusto definirlo come un precursore, un innovatore che ha proposto sull’intuizione della medicina integrata come strumento utile per la collettività: il 30 settembre 1985 è stato infatti il fondatore di ambulatorio “di gruppo” a Sovizzo, con altri tre colleghi. Il primo in assoluto nel Vicentino e fra i primi in Veneto. Un organizzatore che aveva visione, creando un cavallo vincente su cui aveva investito molto di suo. Inoltre è stato tra i fondatori del gruppo civico ‘Arca’ che lavora per il paese da oltre vent’anni, continuando a seguire la vita amministrativa locale senza ricoprire alcun ruolo, visti i tanti impegni che portava avanti in campo sanitario. Ci mancherà”. “Ti salutiamo orgogliosi di averti conosciuto e di aver condiviso con te l’impegno per la salute di tutta la comunità – si legge nel ricordo dell’associazione “Medici per l’ambiente di Vicenza -, a cui hai dedicato tanto delle tua energia. Ci hai insegnato molte cose con il tuo esempio, che continuerà a guidarci anche ora nel nostro pensare e agire quotidiano”.