Super greenpass, dubbi sulle verifiche. Confcommercio: “Unica via contro nuove restrizioni”

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Con l’imminente entrata in vigore del “super green pass” aumentano i dubbi da parte di commercianti e ristoratori sulle modalità dei controlli da effettuare e, soprattutto, come distinguere i possessori da chi invece ha un normale certificato ottenuto tramite il solo tampone.

Va ricordato che, nei locali pubblici, con il nuovo documento si potrà sedere all’interno mentre con il precedente scatta l’obbligo di consumazione esterna o in piedi al bancone del bar. Questa nuova ordinanza, in vigore dal 6 dicembre, potrebbe creare qualche difficoltà nel controllo da parte dei ristoratori in quanto, ad oggi, non è stato ancora chiarito come si differenziano i due certificati al momento della scansione con apparato digitale. L’aggiornamento dell’app Verifica C19 al momento non è ancora attivo ma, d’altro canto,  questa incombenza viene vista come l’unica soluzione percorribile per evitare nuove restrizioni.

Ne è convinto Gianluca Baratto, presidente della Fipe Confcommercio di Vicenza: “Vista la situazione pandemica, con gli indicatori in continua salita nella nostra regione, l’introduzione del green pass rafforzato permette almeno di evitare le pesanti restrizioni che abbiamo vissuto l’anno scorso. Certo, non è facile assumersi il ruolo di controllori dopo essere stati a lungo tra le imprese più penalizzate dal susseguirsi di Dpcm, ordinanze e regolamenti. Però, se questo ci permette di tenere aperto, allora consideriamolo un atto dovuto per il bene di tutta la categoria e della comunità; per onorare i sacrifici fatti e per scongiurarne di nuovi”.

Nel frattempo c’è anche un’altra preoccupazione all’orizzonte: il timore crescente delle persone di fronte alla curva epidemiologica. “Noi non ci stancheremo mai di ribadire che bar e ristoranti sono luoghi sicuri, dove  si vigila sul rispetto delle regole e si applicano le più rigorose procedure per garantire la salute dei nostri ospiti – spiega il presidente di Fipe-Confcommercio Vicenza –. Nessun timore, dunque, a sedersi a tavola: con i dovuti distanziamenti, le mascherine indossate negli spostamenti, la sanificazione delle superfici, l’applicazione di rigorosi protocolli per l’attività e il personale e la verifica del green pass, non c’è luogo della convivialità più sicuro. L’invito che mi sento di rivolgere a chi sceglie i pubblici esercizi vicentini è dunque quello di fare affidamento sulla nostra professionalità e di collaborare con noi perché tutto si svolga sempre con correttezza e serenità”.