Colpo notturno nell’azienda orafa, via oro e argento per 100 mila euro

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Altro laboratorio orafo svaligiato nell’hinterland di Vicenza nei giorni scorsi, con ancora una volta una banda di ladri esperti a entrare in azioni e portarsi “a casa” un bottino per svariate decine di migliaia di euro. Presa di mira in questo caso, nella notte tra domenica e lunedì scorsi, è stata l’azienda Lasertec, nel quartiere Marconi a Torri di Quartesolo in via dei Carabinieri 42. All’interno della ditta di proprietà dell’imprenditore vicentino Stefano Maccà, chiusa nei fine settimana come da prassi, non c’era nessun dipendente al momento del blitz dei “cacciatori d’oro”.

Oltre al materiale più prezioso arraffato in pochi minuti nel corso della missione furtiva, dai depositi interni del capannone i malviventi avrebbero fatto razzi dell’argento. Si parla di almeno 100 mila euro di danni patiti dalla ditta tra materiale semilavorato sottratto e riparazioni agli infissi.

A nulla sarebbero valsi i sistemi di sicurezza che tutte aziende del settore predispongono per scoraggiare le incursioni di ladri organizzati. Il sistema di videosorveglianza presente sarebbe stato messo fuori uso, consentendo alla banda composta da più elementi di avere libero accesso nello stabilimento da una finestra, trovata divelta. Nessun allarme è scattato in presa diretta, consentendo al gruppo di agire in scioltezza e portare a termine il colpo.

I ladri avrebbero scardinato la cassaforte indisturbati, dopo averla scardinata, facendola sparire con il suo contenuto prezioso. Solo all’indomani, al lunedì mattina, le maestranze si sono rese conto della “visita” notturna, avvertendo i proprietari e le forze dell’ordine. Sul fatto indagano i Carabinieri, che hanno effettuato un sopralluogo ed effettuato i rilievi. Si potrebbe trattare della stessa banda che nei mesi scorsi è stata protagonista di almeno tre episodi analoghi in provincia.

Gente che sa dove “mettere le mani” sui dispositivi tecnologici per disattivare di volta in volta allarmi acustici e registrazioni video, annullando i sistemi di sicurezza più moderni che vengono installati per prevenzione.