Pusher spaccia in garage un “triplete” di sostanze illecite: cocaina, marijuana e hashish

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Un cittadino tunisino di 42 anni, titolare di regolare permesso di soggiorno in Italia ma già noto alle forze dell’ordine visti i precedenti in tema di droga, è stato arrestato in flagranza di reato nei giorni scorsi a Torri di Quartesolo dopo aver allestito nel proprio box-auto un piccolo bazar di sostanze stupefacenti. Lo spacciatore, Sahbi Mansour il suo nome reso noto dal Tribunale di Vicenza, nullafacente sotto il profilo professionale, è stato assegnato con custodia agli arresti domiciliari dopo l’udienza di convalida e in attesa del processo a suo carico.

Sugli “scaffali” disponibili cocaina, marijuana e hashish in panetti già preconfezionati e pronti alla vendita al dettaglio, potendo contare su un nutrito andirivieni di clienti già affezionati. Gli appostamenti mirati portati in loco dalla Guardia di finanza del comando provinciale berico hanno permesso di annotare i movimenti sospetti e accertare l’attività di spaccio, facendo scattare le manette al nordafricano.

Lo stesso Mansouri – nato in Tunisia ma da tempo residente in Veneto, coniugato con una cittadina italiana e con un figlio in età scolare – è stato raggiunto nella serata di martedì dalle pattuglie delle Fiamme Gialle incaricate di portare a termine l’operazione . I militari hanno “bussato” al garage del 42enne africano poco dopo che quest’ultimo aveva rifornito di hashish (10 grammi) un cliente italiano, o meglio ancora vicentino della zona, fermato all’esterno dello stabile in cui avvenivano gli “affari” illeciti. L’andirivieni di gente nel box auto non era sfuggito al fiuto dei finanzieri, precedentemente risaliti al proprietario, il cui nominativo era legato a traffici di droga in passato e quindi da “attenzionare”, come si dice nel gergo di polizia.

La perquisizione del garage è avvenuta alla presenza del tunisino. Rinvenuti in tutto circa 500 grammi di sostanze assortite e 290 euro in contanti ritenuti proventi dello spaccio di hashish, marijuana e cocaina suddiviso in panetti, pezzature sciolte, piccoli involucri ed ovuli pronti per lo smercio, di identica fattura a quello rinvenuto nel corso del controllo eseguito nei confronti del cittadino italiano che era stato, poco prima, visto allontanarsi dal box-auto.