Sabato mattina l’addio all’escursionista morto la domenica di Pasqua sul Pasubio

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Sullo sfondo uno scorcio del Monte Pasubio nei pressi del rifugio Papa, dove lo sfortunato escursionista di Marola (nel riquadro) è rimasto vittima di una slavina

La comunità di Marola unita nel cordoglio per la morte di Roberto Trevellin, deceduto sul massiccio del Pasubio nel giorno di Pasqua durante un’escursione in solitaria, si ritroverà sabato mattina per rivolgergli un ultimo e comosso saluto. Alla famiglia del 57enne nelle scorse ore, infatti, è stato concesso il nulla osta per poter disporre della salma dell’imprenditore edile, umanamente e professionalmente stimato ben oltre le parole di circostanza a Torri di Quartesolo e nei paesi limitrofi. Il funerale sarà celebrato nella chiesa parrocchiale della frazione, dove l’uomo viveva insieme all’amata moglie Emanuela e alla figlia Aracely, ancora minorenne.

Roberto Trevellin, secondo la ricostruzione, sarebbe stato vittima di un’improvvisa slavina, avvenuta nelle vicinanze di Rifugio Papa sulla strada degli Eroi, nel territorio montano di Valli del Pasubio. Quando è stato sorpreso dallo scioglimento della neve in superficie era solo e nessun altro escursionista, a quanto pare, si trovava nella zona per prestargli aiuto, nella domenica di Pasqua. I soccorsi, particolarmente ardui vista la natura impervia del luogo e le scarse informazioni in possesso dei vigili del fuoco intervenuti con un elicottero, sono risultati vani: una volta raggiunto lo sfortunato amante della montagna, gli addetti non hanno potuto che recuperare il corpo senza vita del vicentino, con ogni probabilità morto sul colpo in seguito alla rovinosa caduta sulle rocce.

Dall’episodio drammatico sono scaturite ferventi polemiche nei giorni successivi, tra i portavoce territoriali del corpo dei vigili del fuoco e del soccorso alpino Cnsas.

Il 57enne, conosciuto anche con il nomignolo di “Tino”, è stato descritto da più parti come un lavoratore instancabile che si era messo in proprio da tempo, realizzando una grande varietà di lavori in muratura nell’hinterland del capoluogo. Proprio in virtù della sua professione itinerante di cantiere in cantiere si era fatto conoscere e apprezzare da numerose famiglie vicentine, attonite nei giorni recenti di festa al sopraggiungere della notizia del dramma consumatosi sul Pasubio. Componente di una famiglia numerosa con profonde radici a Marola, Roberto ha lasciato nello sconforto sei tra fratelli e sorelle e i loro congiunti, oltre all’anziana madre Maria e gli altri fratelli più cari.

Il rito sarà celebrato nella chiesa della Presentazione del Signore di Marola sabato alle 10.30. La salma giungerà dall’ospedale di Vicenza e, al termine della cerimonia, sarà tumulata nel cimitero comunale della frazione.